Agriturismo in Puglia: stagione 2025 al via con boom del 15%

L’agriturismo in Puglia apre la stagione 2025 con il tutto esaurito fino al ponte del Primo Maggio, registrando un incremento tra il 10 e il 15% rispetto al 2024. Il trend positivo, iniziato a Pasqua, segna un forte ritorno del turismo rurale nella regione.
Secondo Confagricoltura Puglia e Agriturist, l’agriturismo in Puglia è presidio strategico per lo sviluppo sostenibile. “Combinando accoglienza, promozione delle eccellenze locali e difesa del paesaggio, le strutture agrituristiche stanno intercettando una domanda crescente” – dichiarano Beatrice Brizi e Giovanni Scianatico.
Nel 2023, le attività agrituristiche pugliesi hanno generato oltre 316 milioni di euro, con una crescita dell’8,9% rispetto all’anno precedente, secondo un’analisi di Confagricoltura basata su dati CREA. Il turismo rurale attira visitatori alla ricerca di autenticità e contatto con la natura, consolidando l’appeal della regione.
Turismo rurale, energia green e multifunzionalità
L’agriturismo in Puglia abbraccia sempre più l’innovazione: il 21% delle aziende agricole produce energia da fonti rinnovabili, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dei costi. “L’indipendenza energetica – affermano le associazioni – è oggi un elemento chiave per la competitività.”
La multifunzionalità è la nuova frontiera dell’agricoltura: ospitalità, didattica, enogastronomia e attività culturali si fondono per integrare i redditi agricoli. “Non è più un’opzione ma una necessità” – ribadiscono Brizi e Scianatico.
Per approfondire il ruolo dell’agriturismo nel contesto locale, si rimanda anche al nostro approfondimento su turismo rurale in Puglia.
Prospettive per l’estate 2025
Le prenotazioni già confermate per i mesi estivi lasciano prevedere un’annata da record. L’agriturismo in Puglia si propone come modello di sviluppo integrato, in grado di valorizzare il territorio in chiave sostenibile e attrarre nuovi investimenti.
“Agricoltura, ospitalità e sostenibilità devono camminare insieme per il futuro del turismo rurale” – concludono le organizzazioni.