Tari alle stelle in Puglia: Brindisi e Barletta tra le città più care

La tassa sui rifiuti continua a salire in Puglia, con Brindisi e Barletta tra le città più care della regione. Secondo un’indagine della UIL, nel 2024 le famiglie brindisine hanno pagato in media 518 euro, mentre a Barletta la cifra si attesta sui 485 euro. Un peso che grava sulle tasche dei cittadini, soprattutto considerando la qualità del servizio, spesso ritenuta insufficiente.
Costi alti, servizi in difficoltà
Il problema principale resta l’inefficienza del sistema di smaltimento, con la mancanza di impianti moderni che costringe molte amministrazioni a trasportare i rifiuti fuori regione, facendo lievitare le spese. La UIL sottolinea che, a fronte di costi così elevati, i servizi offerti non sono adeguati, con raccolta differenziata poco efficace e situazioni di degrado in diverse aree urbane.
Pnrr e ritardi burocratici
L’assenza di strutture adeguate è legata anche ai ritardi nell’utilizzo dei fondi del Pnrr, che potrebbero migliorare la gestione dei rifiuti. Secondo il sindacato, servirebbe un intervento urgente per aiutare i Comuni pugliesi a sbloccare i finanziamenti e investire in infrastrutture più efficienti.
Le richieste della UIL
Tra le proposte avanzate, l’istituzione di una task force tecnica per supportare le amministrazioni locali, oltre a una maggiore trasparenza sulla destinazione delle risorse. Il rischio, avverte la UIL, è che i cittadini pugliesi continuino a pagare di più per servizi che non migliorano.
L’auspicio è che la questione Tari diventi una priorità per le istituzioni regionali, affinché la Puglia possa ridurre il divario con le altre regioni e garantire un servizio più equo ed efficiente.