La Corte dei Conti obbliga due medici dell’ospedale di Monopoli a risarcire l’ASL di Bari per la propria “imperizia”

Un grave errore di valutazione da parte di due specialisti alla base di un danno irreversibile ad un paziente: la Corte dei Conti ha stabilito la fondatezza della richiesta da parte dell’ASL di Bari a vedersi risarciti parte dei 285 mila euro che ha dovuto versare come risarcimento danni ad un uomo che ha subito gravissimi danni motori a causa di una lesione cervicale non diagnosticata, stabilendo in 110 mila euro la somma che i due professionisti, un radiologo (67 mila) ed un ortopedico (33 mila), dovranno complessivamente versare.
Non è però possibile, visto il tempo eccessivo trascorso il quale l’ASL ha chiesto di rivalersi in sede amministrativa, e la conseguente sopraggiunta prescrizione di una parte dei “capi d’imputazione”, ottenere la restituzione dell’intero esborso danni.
La vicenda sanitaria risale infatti a più di dieci anni fa, e vede vittima un uomo caduto da un albero mentre era impegnato a raccogliere le olive. L’esame radiologico sostenuto sulla colonna vertebrale presso l’ospedale San Giacomo di Monopoli, non aveva però evidenziato, a detta dei due specialisti, fratture, ed il paziente fu quindi dimesso con la prescrizione di stare a riposo e di assumere antiinfiammatori.
Pochi giorni dopo, tuttavia, la lesione rimediata si mostrò in tutta la sua evidenza, costringendo l’uomo ad un intervento di urgenza nel reparto di Neurochirurgia del Perrino. Non fu però possibile per l’uomo, a dispetto dell’intervento e della lunga riabilitazione successiva, tornare a camminare.
Da qui la causa che egli intentò all’ASL barese, con la conseguente messa in evidenza della responsabilità dei due medici del San Giacomo. Responsabilità che però, ha stabilito la Corte, rappresentano “un danno ingiusto per l’Azienda, in quanto esclusivamente imputabili alla condotta dei due medici”.