Giovane donna muore due giorni dopo essersi recata in ospedale: la Procura di Brindisi apre un’inchiesta, l’ASL invia una precisazione.
La Procura di Brindisi ha aperto un’indagine per verificare se vi sia stata qualche responsabilità da parte dei medici che hanno assistito una donna di 39 anni di Francavilla Fontana, deceduta la notte di mercoledì presso l’ospedale “A.Perrino” di Brindisi, ma dopo essersi presentata due giorni prima presso l’ospedale “D.Camberlingo” della sua città natale.
La sera di lunedì 2 dicembre, infatti, ella si era recata già in ospedale, lamentando forti dolori al fianco sinistro, nausea e vomito. La terapia che le veniva prescritta a domicilio non aveva arrecato alcun sollievo, tanto è vero che questo la costringeva a tornare la sera successiva presso l’ospedale cittadino, dal quale veniva trasportata con urgenza presso la più attrezzata struttura della provincia dove, dopo approfonditi accertamenti, chiarita la gravità del quadro clinico, veniva sottoposta ad un intervento chirurgico molto delicato.
A dispetto dell’intervento però, e del successivo ricovero in terapia intensiva, la paziente poche ore dopo ha purtroppo smesso di vivere. Alla base dell’aggravarsi irreparabile della situazione, forse una colica causata da calcoli renali. Il punto della questione è: quando la donna si è recata presso l’ospedale di Francavilla Fontana, la sera del 2, si sarebbe potuto scongiurare il fatale aggravamento del suo quadro clinico?
Per questo motivo, i carabinieri della stazione di Francavilla F. hanno sequestrato, su mandato della Procura, la cartella clinica della sfortunatissima giovane donna, i cui funerali si sono già celebrati, nel dolore immenso dei suoi cari, i quali hanno comprensibilmente scelto di cercare qualche risposta alla propria devastante angoscia.
Di conseguenza ora si valuterà se sottoporre il cadavere ad un’ispezione di un medico legale, avendo il Procuratore disposto nel frattempo il trasferimento della salma presso l’obitorio dell’ospedale di Brindisi.
In serata è giunta una nota pubblica sul tragico evento da parte del Direttore generale dell’ASL di Brindisi, Maurizio Di Nuccio, che riportiamo a seguire:
“L’Asl di Brindisi esprime profondo rammarico e cordoglio per la scomparsa di una giovane donna.
Siamo vicini alla famiglia e ai suoi cari in questo momento di dolore, e desideriamo porgere loro le nostre più sentite condoglianze.
L’Asl rimane a disposizione per fornire ogni chiarimento necessario, ribadendo il proprio impegno a garantire sempre la massima attenzione e qualità nell’assistenza sanitaria. È opportuno specificare che la giovane nel corso del primo accesso avvenuto nella serata del due dicembre, dopo essere stata trattata e a seguito di regressione della sintomatologia dolorosa, ha preferito tornare a casa abbandonando il Pronto Soccorso mentre erano in corso gli accertamenti clinici e prima della chiusura della cartella clinica, rifiutando il monitoraggio e gli ulteriori accertamenti proposti dai sanitari nonché firmando la dimissione”.