Statale 100: si valuta la possibilità di dirottare i mezzi pesanti sull’autostrada
Una soluzione tampone per affrontare e alleviare nell’immediato, in assenza ancora dell’allargamento e della messa in sicurezza della strada Statale 100, i rischi legati al traffico veicolare che passa ogni giorno lungo questa importantissima via di collegamento fra Bari e Taranto, con riferimento particolare al tratto tarantino, sprovvisto di spartitraffico.
E’ quanto emerso dal sopralluogo che ha tenuto quest’oggi sulla Statale 100 una nutrita delegazione del PD pugliese, regionale e provinciale, costituita dall’assessore regionale ai Trasporti Debora Ciliento, dal deputato Ubaldo Pagano, dal consigliere regionale Enzo Di Gregorio, dal Consigliere del governatore Michele Emiliano, Mattia Giorno, dai segretari dei circoli cittadini del PD di Mottola, Massafra, Castellaneta e Palagiano, ma alla presenza anche del presidente del Comitato Strade Sicure Vanni Caragnano.
La soluzione prospettata, e che la Regione Puglia ha già avanzato ad Anas, è quella di dirottare il traffico dei mezzi pesanti dalla Statale 100 alla parallela autostrada A14, esentando quei mezzi al tempo stesso dal pagamento del canone autostradale. Una soluzione ritenuta più efficace e risolutiva di quanto lo sarebbe installare un tutor all’altezza dell’attraversamento del territorio di Mottola, quello dove si sono verificati i tanti incidenti dagli esiti assolutamente devastanti (l’ultimo, con tre vittime, lo scorso 19 settembre, 15 le vittime complessive nel 2024) perché il tutor farebbe probabilmente spostare molte auto su strade secondarie, col rischio di creare ulteriori situazioni di rischio.
“Ad oggi – commenta l’On. Pagano – anche qualora il Ministero dell’Ambiente dovesse approvare la valutazione di impatto ambientale del progetto, mancherebbero comunque le risorse economiche per avviare la progettazione esecutiva, che richiederebbe un costo di circa 3 milioni di euro, senza contare i fondi necessari per l’effettiva realizzazione dell’opera. L’opera del primo lotto prevede la realizzazione di una rotatoria nei pressi di San Basilio, che per la necessità di mitigare i rischi idrogeologici di quell’area, include una strada sopraelevata con canale di raccolta acqua con tempi di realizzazione non certamente brevi”.
Da qui la necessità di trovare soluzioni tampone quindi, che mitighino il rischio nell’immediato, e in attesa di una complessiva ristrutturazione di questa via di collegamento tanto trafficata quanto problematica. La lentezza e l’incapacità nell’affrontare finora la questione, oltre ad aver avuto come portato un carico di vittime della strada mostruoso e in ogni caso inaccettabile, è l’ennesima dimostrazione di come in Italia sia difficile, per ragioni burocratiche o per mancanza di risorse, fare le cose più importanti, per le quali non dovrebbe esistere alcun vincolo di spesa pubblica e che dovrebbero rappresentare delle priorità assolute. Invece, nel caso della Statale 100 ma potremmo dire anche dell’emergenza legata al dissesto idrogeologico, in virtù della quale si piangono vittime ad ogni alluvione, si continua ad elemosinare il finanziamento da parte del Ministero delle Finanze, quale esso sia, il quale a sua volta pare comportarsi e agire più da insulso ragioniere che da rappresentante massimo degli interessi di uno Stato sovrano e della sua popolazione.