La direzione del Polo microinquinanti di Taranto sarà trasferita a Bari?
Il Polo microinquinanti di Taranto rischia di perdere autonomia, con la direzione scientifica che potrebbe passare sotto la supervisione degli uffici di Bari. Questa notizia ha subito allarmato CGIL e FP CGIL di Taranto, che hanno richiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il direttore di ARPA Puglia, Vito Bruno. La preoccupazione non riguarda solo il trasferimento delle competenze, ma anche una significativa riduzione dei fondi destinati al Polo, che passerebbero da 4 milioni a 2,5 milioni di euro all’anno. Inoltre, il personale è gravemente sottodimensionato, con solo 40 unità attive rispetto alle 146 previste nel Piano Taranto.
Secondo Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto, la vicenda è sia una questione lavorativa che morale. Mimmo Sardelli, della FP CGIL Taranto, ha sottolineato l’importanza di proteggere il lavoro svolto finora da tecnici e ricercatori locali. Questo depotenziamento potrebbe avere conseguenze gravi per Taranto, che già affronta sfide legate all’inquinamento e alla tutela della salute pubblica. Le organizzazioni sindacali chiedono spiegazioni e soluzioni immediate per evitare di perdere risorse e competenze vitali per il territorio.