Sovraffollamento delle carceri in Puglia 144%: Associazione Luca Coscioni diffida le ASL
La questione del sovraffollamento delle carceri in Italia, e in particolare in Puglia, è tornata al centro del dibattito grazie all’intervento dell’Associazione Luca Coscioni, che ha diffidato le Aziende Sanitarie Locali (ASL) a garantire il diritto alla salute dei detenuti.
Con un sovraffollamento record del 144% nella regione Puglia, la situazione è diventata insostenibile.
Marco Cappato e Filomena Gallo denunciano la mancanza di misure efficaci nel recente decreto carceri del Governo, sottolineando l’urgenza di interventi strutturali per affrontare la gravità della situazione.
L’Associazione Luca Coscioni, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani, ha recentemente avviato un’azione legale senza precedenti per tutelare il diritto alla salute dei detenuti nelle carceri italiane.
In particolare, la situazione in Puglia appare critica, con un tasso di sovraffollamento che ha raggiunto il 144%, uno dei più alti a livello nazionale.
La diffida inviata alle Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie Locali di tutte le città italiane, dove si trovano i 189 istituti penali, mira a far rispettare le normative in materia di igiene, profilassi e servizi socio-sanitari all’interno delle strutture penitenziarie.
Si tratta di un obbligo di legge che, secondo l’Associazione, viene sistematicamente disatteso, mettendo a rischio la salute di oltre 61.000 detenuti.
In un contesto in cui il recente decreto del Governo non ha previsto misure strutturali per migliorare le condizioni sanitarie nelle carceri, l’iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni si pone come un atto dovuto e necessario.
Gli avvocati Francesco Di Paola, Simona Giannetti e Silvia Sole Savino, sotto la guida di Filomena Gallo e Marco Perduca, hanno redatto il testo della diffida, che evidenzia la responsabilità delle ASL nel monitoraggio delle condizioni di vita all’interno degli istituti di pena.
Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente tesoriere e segretaria dell’Associazione, insieme all’ex senatore Marco Perduca, hanno denunciato pubblicamente la totale indifferenza mostrata dal Governo rispetto al tema della salute nelle carceri.
“Non possiamo restare inerti di fronte a una situazione di illegalità diffusa. Se le nostre diffide non troveranno risposta, ci rivolgeremo nuovamente alle autorità competenti affinché vengano prese misure adeguate per garantire il pieno rispetto del diritto alla salute in carcere”, hanno dichiarato.
L’Associazione Luca Coscioni, pur appoggiando le rare proposte di depenalizzazione e decarcerizzazione, continua a sostenere l’urgenza di misure deflattive come l’indulto e l’amnistia, strumenti che potrebbero ridurre significativamente il sovraffollamento e migliorare le condizioni di vita dei detenuti.
L’ alternativa, nuove strutture che garantiscano la dignità dell’uomo e di conseguenza più personale carcerario, ma tutto questo al momento è una utopia