Maxi processo ad Andria: i Boss della droga ricevono pene esemplari
Condannati i boss della droga ad Andria, la notizia rimbalza tra le strade del nord Barese. Tra gli arrestati, persone vicine al presunto clan Pistillo di Andria. Le accuse per tutti sono gravi: associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga, aggravata in alcuni casi dal metodo mafioso. Il processo, celebrato con rito abbreviato, ha visto oggi la sua conclusione con una sentenza che non lascia spazio a dubbi.
Due dei principali imputati sono stati condannati a 20 anni di reclusione ciascuno. Un altro è stato condannato a 19 anni, mentre un quarto imputato sconterà 16 anni di carcere. Questi individui sono ritenuti dai magistrati i principali organizzatori dei traffici illeciti. Le sentenze prevedono anche tre anni di libertà vigilata per i condannati, ulteriore misura volta a monitorare questi soggetti una volta usciti dal carcere.
Non solo uomini tra gli imputati. Dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Bari è emerso il significativo contributo delle donne nell’organizzazione criminale. Tra di esse, una donna è stata condannata a 14 anni di reclusione. Le indagini hanno evidenziato come queste donne fossero parte attiva nello smercio delle sostanze stupefacenti, dimostrando una rete ben organizzata e ramificata sul territorio.
Condannati i boss della droga ad Andria, questa frase riecheggia nei corridoi della giustizia barese. Le condanne odierne rappresentano un duro colpo per il clan Pistillo e un segnale forte di legalità e ordine. La sentenza non solo punisce i colpevoli, ma sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare il fenomeno dello spaccio di droga che mina la sicurezza e la serenità delle comunità locali.