Cadde in un pozzo e morì: a processo il proprietario

Per la morte accidentale del 79enne Vincenzo Di Noi si terrà un processo: a stabilirlo la giudice per l’udienza preliminare Vilma Gilli, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Giuseppe De Nozza.
I fatti risalgono al Ferragosto del 2022: il signor Di Noi, residente a Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, si era recato in contrada Grandizia, un territorio di campagna distante qualche km dal paese, per raccogliere dei fichi d’india. Nel compiere quest’azione non scorse un pozzo posto a livello del terreno, sguarnito di copertura e parzialmente coperto dalle pale dei fichi d’india e dalla vegetazione, cadendo per otto metri in profondità.
Il suo mancato rientro a casa destò ovviamente la preoccupazione dei familiari, che allertarono i soccorsi, ma furono necessari comunque due giorni per individuare il luogo nel quale l’anziano si trovava, ormai privo di vita. Fatali per lui si era rivelato un politrauma alla testa e al torace, come rivelato dall’autopsia effettuata dal professore Raffaele Giorgetti, a seguito di una riesumazione della salma avvenuta alcuni mesi dopo la celebrazione dei funerali e la sepoltura.
I familiari infatti, assistiti dall’avvocato Cosimo Lodeserto, avevano nel frattempo presentato una denuncia-querela volta a individuare, nel proprietario del terreno sul quale sorge il pozzo, eventuali responsabilità in termini di mancata messa in sicurezza del sito, cosa poi effettivamente sancita nel corso delle indagini preliminari.
A difendere il proprietario del pozzo, un uomo del posto di 78 anni, nel processo che partirà presso il Tribunale di Brindisi il prossimo 26 novembre, l’avvocato Raffaele Missere.
(nella foto il luogo del ritrovamento)