Disordini in campo: 17 DASPO dopo Galatina-Grottaglie
Disordini in campo durante l’ultima sfida calcistica tra Galatina e Grottaglie hanno acceso i riflettori su un problema ricorrente negli stadi: la violenza. Non un semplice match di calcio, ma un episodio che ha scritto una pagina buia nel campionato regionale di promozione pugliese, giocatosi sull’apparentemente tranquillo campo neutro di Galatone.
L’episodio, avvenuto l’8 ottobre 2023, ha visto un’incredibile escalation di tensioni. Da semplici cori a vere e proprie azioni belliche, con l’esplosione di artifizi pirotecnici e il lancio di un fumogeno che ha danneggiato il manto erboso sintetico, dimostrando una pianificazione quasi militare dietro questi gesti di apparente spontaneità.
Ma non è tutto. Al termine del match, quasi come in un finale di un film d’azione, circa 60 tifosi del Galatina hanno tentato un assalto ai supporters ospiti, un tentativo fallito solo grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine presenti. Questo episodio non solo ha macchiato lo spirito sportivo, ma ha messo in luce la necessità di rivedere le misure di sicurezza negli eventi sportivi.
La risposta delle autorità non si è fatta attendere. Grazie al lavoro meticoloso degli agenti del Commissariato di Galatina e alla visione delle immagini registrate, sono stati identificati i facinorosi. A loro, è stata applicata la sanzione del DASPO, il Divieto di Accedere alle manifestazioni SPortive, che li terrà lontani dagli stadi per periodi che variano dai 18 mesi ai 5 anni. In totale, sono stati emessi 17 DASPO, di cui uno anche a un tifoso del Grottaglie, dimostrando che la violenza non ha colore né fede calcistica.
Questo episodio solleva interrogativi profondi sul ruolo dello sport nella società e sulla necessità di promuovere valori positivi, come il fair play e il rispetto dell’avversario. Gli scontri di Galatina-Grottaglie non devono diventare la norma, ma un triste ricordo da cui imparare.