Salento, 13 arresti all’alba per riciclaggio con il Superbonus 110
“Quattro click e mi sono arricchito”: lampante il testo di una delle intercettazioni che hanno portato all’inchiesta per riciclaggio dei fondi del cosiddetto “Superbonus 110”, con 13 arresti avvenuti all’alba in tutta la provincia e quasi 4 milioni di euro sequestrati.
I comuni coinvolti e i reati contestati
Gli accusati (di cui nove ai domiciliari e quattro in carcere) sono di Racale, Melissano, Castrignano, Gallipoli, Presicce-Acquarica, Copertino, oltre a due residenti nel napoletano: gli arresti alle prime ore di questa mattina su ordinanza del Gip del tribunale di Lecce, eseguiti dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce e dal Nucleo speciale tutela entrate e frodi fiscali di Roma, in collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli.
Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio e “fraudolenta percezione di erogazioni pubbliche”: il blitz ha portato anche al sequestro di un ammontare di 3,8 milioni di euro, con le risorse che sarebbero state incassate senza la reale messa in opera delle ristrutturazioni e poi dirottate all’estero (coinvolte anche le Polizie giudiziarie di Lettonia e Lituania).
L’ombra della malavita
L’indagine, coordinata dal Pubblico Ministero Simona Rizzo, ha visto oltre 200 perquisizioni a partire dal 2022: al vaglio degli investigatori anche alcuni fatti di cronaca nera e il probabile coinvolgimento della Scu. A breve la conferenza stampa delle Fiamme Gialle presso il comando provinciale di Lecce.