LiberFestival, apre Nicola Lagioia e tra gli ospiti il giornalista Pablo Trincia

LiberFestival, apre Nicola Lagioia e tra gli ospiti il giornalista Pablo Trincia Il LiberFestival, fin dalla sua prima edizione, nel 2018, rappresenta uno stimolante omaggio alla letteratura e alla cultura, una vera e propria rassegna culturale che si pone quale finalità ultima quella di avvicinare il pubblico alla “cultura del libro”.
L’obiettivo del LiberFestival giunto alla VI edizione, si inserisce in quell’unità di intenti, ormai forte sia nelle istituzioni che nelle realtà associative, finalizzata a dare impulso e valore al turismo culturale, attraverso l’offerta di eventi e proposte di qualità, capaci di richiamare grandi flussi di visitatori e che contribuiscano ad identificare Altamura e la Puglia come location di spettacolo di alto livello e di intrattenimento colto.

Il LiberFestival nell’ottica di un’esperienza culturale a tutto tondo, si pone, l’obiettivo di contribuire ad incrementare l’offerta culturale del territorio, proponendo un ricco e vario ventaglio di attività che, reciprocamente, incentivi la fruizione degli eventi culturali.
Il LiberFestival nel corso delle edizioni passate è andato via via diffondendosi in modo sempre più capillare. Sebbene la sede principale della rassegna sia il Comune di Altamura e ieri sera il magico scenario offerto dal Teatro Mercadante, è da sei anni una vera e propria festa della cultura, un festival letterario all’insegna dell’intrattenimento di qualità, denso di appuntamenti e di grandi nomi della letteratura regionale e nazionale.
Il libro, motore propulsore dell’evento e cuore del festival, tra poesia, letteratura, musica, teatro e danza, è il nucleo attorno al quale ruotano le numerose attività culturali collaterali, capaci di dare nuovo respiro alle parole.
Il LiberFestival è un’occasione di incontro e di dialogo con scrittori italiani e ospiti internazionali, in un viaggio affascinante, per sentirsi parte di quell’universo, vulnerabile ma eterno che è la Letteratura con Nicola Lagioia, invitato a presentare il suo libro “Presto saprò chi sono”, una lezione sull’arte di raccontare storie attraverso la letteratura, da Omero ai giorni nostri, catapultando lo spettatore e conducendolo in un lungo viaggio nella letteratura, e la sua importanza per la nostra educazione sentimentale, nonché per la nostra evoluzione.

Si è scelto di diversificare la programmazione, garantendo una più ampia varietà dell’offerta riuscendo così ad incontrare facilmente il favore generale del pubblico.
Ogni serata dal 4 al 7 gennaio 2024 sono articolate secondo la formula del “doppio appuntamento”: da ouverture la presentazione di un libro e, a seguire, un concerto consentendo all’intero festival di soddisfare i più diversi gusti e le più svariate aspettative.
Il Festival, nato sei anni fa, da un’intuizione di un gruppo di ragazzi che lo presiedono e dirigono, accoglie la vocazione di recepire i “sedimenti letterari” della città, sintesi di una storia che coagula eventi, miti, vissuti, tradizioni.
Un’idea che nasce per far dialogare due realtà a torto ritenute distanti: quella dei giovani, nel loro nuovo modo di informarsi e comunicare, e quella della lettura, nella sua intramontabile bellezza e importanza.
Ribadire l’importanza dell’impegno quotidiano di tutti e rilanciare ancora una volta il messaggio della forza dirompente dei libri e della cultura.
Realizzare un evento culturale per tutti è possibile. È possibile, anche in una cittadina della Murgia barese.

LiberFestival sesta edizione ha avuto un successo ieri in termini di partecipazione, di interesse e di entusiasmo da parte del pubblico al di sopra di ogni previsione e aspettativa. Ed è merito del ventaglio di contenuti e attività proposte e del puntuale lavoro organizzativo.
Autorevoli ospiti che si sono alternati nel corso della manifestazione presso il Teatro Mercadante.
La realizzazione della rassegna, progettata e curata da Anna Acquaviva e da un gruppo composto da 25 ragazzi/e, rappresenta una tappa importante di un ampio piano che pone al centro la Cultura, messo in campo in sinergia con l’Assessorato alla promozione della cultura e agli eventi, organizzata nell’ambito del cartellone culturale post natalizio, con il patrocinio della Regione Puglia.
La partecipazione è stata ampia nel I appuntamento che ha composto il cartellone.
Grande entusiasmo da parte del pubblico per l’incontro con lo scrittore e conduttore radiofonico vincitore del Premio Strega con il romanzo “La ferocia”, il barese Nicola Lagioia, che ha omaggiato il pubblico con una lezione sull’arte di raccontare storie attraverso la letteratura, da Omero ai giorni nostri.
Un viaggio nelle storie della letteratura, quelle che hanno cesellato la nostra educazione sentimentale, la nostra stessa evoluzione, in cui si avvicendano gli autori che hanno anche contribuito a farci diventare buoni lettori e persone consapevoli, le cui parole hanno lasciato un segno profondissimo tra il pubblico.
L’influenza culturale è positiva quando è assimilazione libera dell’individuo dalla cultura contemporanea o dalla cultura tradizionale trasmessagli, o, comunque, dall’humus culturale in cui è nato e vissuto, come, ad esempio, è naturale che la poesia epica in Grecia e nei paesi occidentali sotto il dominio culturale della Grecia e della latinità, risenta dell’arte e della tecnica del grande poeta, come è stato per la poesia lirica e tragica dell’antichità e del medioevo e dell’età moderna, per il pensiero filosofico, costruito in gran parte su Socrate, Platone e soprattutto Aristotele, come per la poesia popolare e nazionale basata sulla tradizione dei canti popolari, trasmessi prima oralmente, come le “Chansons de geste” in Francia, o il mito del Parsifal in Germania, e per tutte le letterature occidentali.
A seguire Pablo Trincia giornalista e inviato televisivo, scrittore, autore di docu-serie e responsabile creativo di Chora Media, la più grande podcast company italiana per la quale ha scritto i documentari dedicati al naufragio della Costa Concordia e alla scomparsa e all’omicidio di Elisa Claps.

Pablo Trincia ha letto “Capote”, dedicato a Truman Capote, una delle voci più potenti della letteratura americana del Novecento, tratto dal suo romanzo più noto, “A sangue freddo”, che racconta una storia di cronaca nera a metà tra narrativa e reportage giornalistico.
LiberFestival rappresenta uno degli obiettivi della rete strutturata di soggetti pubblici e privati che hanno sottoscritto con il Comune di Altamura il Patto locale per la lettura. Una rete impegnata attraverso progetti, attività e azioni nella promozione della lettura, nella sua diffusione e valorizzazione come strumento di benessere individuale e sociale.
Da Altamura dunque un esempio importante di come la Cultura possa tornare ad essere un bene comune, un bene di tutti.
Le voci senza tempo che il tempo lo descrivono con la poesia, il teatro e la letteratura. La voce potente della musica e di chi ce la fa ascoltare.
Le voci dei giornalisti che descrivono l’oggi, con un occhio al passato e uno al futuro. Le voci colorate di chi combatte per la propria identità, unicità, per sentirsi finalmente incluso. Le voci soffocate, irrise, perseguitate e messe a tacere sotto un velo. Voci…
Quattro intensi giorni di libri, fotografie, mostre, spettacoli, dibattiti e incontri con scrittori, poeti e artisti di fama nazionale.
LiberFestival ospiterà Andrea Cati, di “Interno Poesia” di Latiano (Brindisi), che accoglie nel suo blog le voci di molti poeti emergenti.
È una edizione che intende dare voce alle minoranze. Compito della comunicazione è “favorire la vicinanza, dare voce a chi è escluso, attirare l’attenzione su ciò che normalmente scartiamo e ignoriamo.
La comunicazione è, per così dire, l’artigianato dei legami, dentro i quali si fa sentire “a chi combatte per la propria identità e unicità”.
La vera sfida è “dare voce a chi non ha voce: sovente assistiamo a sistemi di comunicazione che emarginano e censurano ciò che è scomodo e che non vogliamo vedere.
LiberFestival sa bene che è compito della cultura stare con gli ultimi, con chi vive situazioni di marginalità a causa di alcune scelte, o di fallimenti familiari, o per vicende personali che hanno segnato in modo indelebile la loro storia.
Non mancheranno, come da tradizione del LiberFestival, gli incontri dedicati ai temi internazionali attraverso vari linguaggi, quello della fotografia ad esempio.
Durante i quattro giorni verrà esposta nell’ex Monastero Santa Croce di Altamura, dove si terrà la maggior parte degli appuntamenti, ‘Habibi’, la mostra del fotografo Antonio Faccilongo, un reportage sul contrabbando di sperma nelle carceri israeliane da parte dei detenuti palestinesi e delle loro famiglie, decisi a preservare i loro diritti riproduttivi con il quale nel 2021 ha vinto uno dei premi di World Press Photo Story of the Year.
Dal reportage è nato un libro. Lo stesso fotografo interverrà a un incontro con il pubblico insieme a Daniele Bellocchio, giornalista free lance e video reporter che ha raccontato diversi conflitti in giro per il mondo tra Africa, Asia e America meridionale con “Racconti dal fronte orientale”.
E ogni voce sarà di una bellezza eclettica, composita e composta, funzionale ed emozionale, perché formata dal contributo di tanti, dalle bellezze di tanti, ognuna importante, ognuna irrinunciabile, ognuna diversa.
“Sono entusiasta – dichiara il Vice Sindaco Angela Miglionico – per l’organizzazione della manifestazione e per la partecipata presenza di pubblico, segno di una città vivace e sempre pronta a fare cultura assieme al divertimento”.

Senza paura. Libera la tua voce. Questo è il Liber Festival della sesta edizione.
Buon Liberfestival