Alberi monumentali in Puglia: tesori naturali nei piccoli Comuni
Gli alberi monumentali in Puglia non sono solo una questione di natura, ma di identità culturale e storica. Secondo il recente rapporto promosso da Fondazione Symbola, in collaborazione con vari enti tra cui Coldiretti Puglia, questi giganti verdi si rivelano custodi di una biodiversità senza pari, soprattutto nei piccoli comuni della regione, dove risiede il 21% degli esemplari censiti.
Questi alberi, oltre a caratterizzare il paesaggio, giocano un ruolo cruciale in termini ecologici ed ambientali. Pensiamo, ad esempio, alla quercia di Macrì a Supersano, un esemplare che ha stimolato dibattiti botanici e ora riconosciuto come un ibrido tra specie autoctone. Questi alberi non sono solo monumenti naturali, ma veri e propri pilastri di un ecosistema che supporta numerose forme di vita.
Questi alberi non sono esclusi dalle sfide ambientali, come la minaccia della Xylella fastidiosa, un batterio che ha messo a rischio molti ulivi nella Piana degli ulivi monumentali. Coldiretti Puglia sottolinea l’importanza di proteggere questi alberi non solo per il loro valore ecologico ma anche per il potenziale turistico che rappresentano.
La valorizzazione di questi alberi monumentali è essenziale anche per l’equilibrio idrogeologico del territorio. Grazie alla loro capacità di trattenere il suolo e di contribuire alla purezza dell’aria, questi alberi monumentali rappresentano una risorsa insostituibile per combattere il cambiamento climatico e proteggere la biodiversità locale.
Il rapporto di Coldiretti Puglia non è solo un documento informativo, ma un appello all’azione. È essenziale prendere misure per proteggere questi tesori naturali, assicurandoci che continueranno a prosperare per le generazioni future. Proteggere gli alberi monumentali in Puglia è un dovere che abbiamo nei confronti del nostro pianeta e della nostra eredità culturale.