Martina Franca: la città ove le strisce pedonali sono solo ornamentali
Divieto d’accesso forzato alle strisce pedonali. Nel cuore della Puglia si trova una città che ha deciso di reinventare il concetto di attraversamento pedonale: Martina Franca.
Famosa per i suoi edifici barocchi, le vie eleganti, il capocollo e le bombette e la ricca tradizione musicale, questa città si è guadagnata un nuovo primato – essere l’unica in Italia dove le strisce pedonali sono state trasformate in un vero e proprio pezzo di arredamento urbano, con il divieto d’accesso forzato alle strisce pedonali
Con una mossa che ha del paradossale, il Comune di Martina Franca ha introdotto un “divieto d’accesso forzato alle strisce pedonali”.
Il motivo? La presenza di una pista di ghiaccio per gli amanti del pattinaggio e una ruota panoramica che offre una vista (immaginaria) “mozzafiato” sulla città, entrambe situate nell’insolito contesto di Piazza Crispi , che con un tocco di ironia storica sembra aver ereditato lo spirito del suo omonimo, uomo politico Francesco Crispi.
Come Crispi stesso, che ha attraversato le turbolente acque della politica italiana, così oggi la piazza affronta il suo piccolo tumulto: un divieto d’accesso forzato alle strisce pedonali, dovuto non a proteste sociali o alleanze politiche, ma alla presenza di una pista di ghiaccio e di una ruota panoramica.
In una giocosità quasi kafkaesca, i passaggi pedonali vengono sorvegliati da barriere che sembrano dire ai passanti: “Admirate, ma non attraversate!”
Questa singolare situazione ha trasformato le strisce pedonali in un simbolo di ironia cittadina, uno scherzo urbano che confonde turisti e cittadini.
Si narra che perfino le guide turistiche locali abbiano aggiunto questo “attraversamento vietato” nelle loro descrizioni pittoresche della città.
Il divieto d’accesso forzato alle strisce pedonali, un’accattivante antitesi che si ripete come un mantra nelle foto che i tanti turisti che sono arrivati a Martina Franca in questo periodo che divertiti si sono portati nelle loro città.
Ah, Martina Franca, dove le barriere non sono mai un incidente di percorso, ma piuttosto un’affermazione di stile!
Se qualcuno pensa che una doppia barriera davanti a strisce pedonali e uno scivolo per disabili sia un errore, si sbaglia di grosso.
In questa città, le barriere architettoniche non sono ostacoli, ma moderni monumenti alla contraddizione, opere d’arte che sfidano l’interpretazione.
Qui, una barriera non è mai solo una barriera: è un invito a riflettere, una scultura dinamica che celebra l’ironia. E se si aggiunge una seconda barriera, beh, è solo per raddoppiare l’ingegno e la riflessione.
Martina Franca, dove le barriere non solo sono ben accette, ma sembrano quasi essere l’ultima tendenza urbanistica e nessuno le “Leva”
Alcuni avrebbero anche pensato di farlo diventare un poster da regalare a Natale.
Si potrebbe quasi pensare che l’intera città sia diventata un teatro all’aperto, dove ogni elemento urbano gioca una parte nell’opera della vita quotidiana, comprese le strisce pedonali che, invece di essere calpestate, si limitano a fare da sfondo a questo spettacolo urbano.
Chissà che, d’ora in avanti, la città del Festival non diventi: La città dove tutto è possibile