Ex Ilva: Comune e Provincia chiedono un accordo di programma e decarbonizzazione prima di una nuova AIA
Il sindaco del Comune di Taranto e presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha inviato una nota al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Picchetto Fratin, esprimendo la posizione decisa rispetto al riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Secondo Melucci, qualsiasi nuova autorizzazione dovrà essere subordinata alla riconversione dello stabilimento, con l’obiettivo di tutelare la salute e preservare i processi industriali.
La lettera, inviata anche per conoscenza al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si basa sulla necessità di avviare al più presto un tavolo di accordo di programma che stabilisca le linee guida per la graduale decarbonizzazione dell’industria siderurgica. Finora, non si è ottenuta una risposta dal ministro Urso nonostante i solleciti ripetuti degli enti guidati da Rinaldo Melucci, l’ultimo dei quali è stato inviato alla fine di maggio.
Nella nota inviata al ministro, il Comune e la Provincia di Taranto sottolineano che il riesame dell’AIA per lo stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia S.p.A. sembra mirare semplicemente a emettere un nuovo provvedimento autorizzativo che consenta di continuare l’attività senza apportare cambiamenti significativi in termini di nuove tecnologie per affrontare le criticità ambientali e sanitarie.
Secondo il sindaco Melucci, il procedimento di riesame dell’AIA deve invece contemplare la riduzione del rischio sanitario attraverso un piano di riduzione delle emissioni inquinanti. Sottolinea anche che il gestore non è riuscito a completare entro i termini previsti le opere prescritte dall’AIA attuale, richiedendo e ottenendo proroghe che vanno contro il percorso stabilito dai decreti governativi nel corso del tempo.
Il sindaco Melucci richiama l’attenzione sul fatto che studi decennali hanno identificato Taranto come una zona con gravi problemi sanitari a causa della presenza industriale che non ha tenuto conto della tutela e delle esigenze della comunità. L’amministrazione comunale ha adottato strumenti per la tutela ambientale del territorio e ha emesso ordinanze per individuare le fonti delle emissioni inquinanti e, se necessario, procedere alla chiusura degli impianti per evitare danni alla salute.
Melucci sottolinea che il procedimento di riesame in corso non tiene conto delle esigenze di riduzione del rischio sanitario e non prevede il ricorso a nuove tecnologie. Chiede quindi al ministro di avviare un percorso di concertazione e condivisione attraverso un accordo di programma per Taranto, che consenta l’avvio immediato della riconversione dello stabilimento e vincoli ogni nuova autorizzazione a tale processo.
La richiesta del Comune e della Provincia di Taranto evidenzia l’importanza di considerare la tutela della salute dei cittadini e la produzione industriale nella decisione sul riesame dell’AIA per l’ex Ilva. Resta da vedere come il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica risponderà a questa richiesta e se si giungerà a un accordo che tenga conto delle preoccupazioni e delle esigenze della comunità di Taranto.