L’ha accoltellata e bruciata, poi si è dato fuoco: muore il mostro di Galatone. La moglie lotta per vivere
L’ha accoltellata e bruciata, poi si è dato fuoco: muore il mostro di Galatone. La moglie lotta per vivere. Un tragico epilogo per una storia di violenza: il 32enne marocchino che aveva accoltellato e bruciato la moglie a Galatone si è suicidato dandosi fuoco davanti all’ospedale di Brindisi. L’uomo era ricoverato nello stesso ospedale dove era stata portata la donna, gravemente ustionata a testa e collo durante l’aggressione nella loro casa di via Cadorna.
Si suicida dandosi fuoco il marito che aveva accoltellato e bruciato la moglie a Galatone
L’uomo è morto la notte scorsa, dopo due giorni di agonia causati dalle ustioni di terzo grado sul 40 per cento del corpo. Il 31 maggio, ricercato dalla polizia, si era recato al presidio ospedaliero e si era cosparso di benzina prima di appiccare il fuoco e perdere i sensi. I medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo e hanno accertato il decesso su disposizione della Procura della Repubblica, che ha disposto l’autopsia del cadavere.
La donna è in gravi condizioni all’ospedale di Brindisi, dove è morto il suo aguzzino. Un dramma familiare senza giustizia
La moglie dell’uomo è ancora ricoverata nel reparto di Rianimazione, dove lotta tra la vita e la morte. La donna è stata vittima della furia omicida del marito il 29 maggio, quando lui l’ha accoltellata e bruciata nell’appartamento dove vivevano con i due figli. Un dramma familiare che lascia senza risposte e senza giustizia una famiglia distrutta.