La rivoluzione dell’alta definizione tra cinema e gaming
Per vedere in che modo è cambiata la qualità del mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento basta fare un semplice esperimento: aprire un videogioco di fine anni Novanta e paragonarlo a quelli di oggi. A partire dalla risoluzione passando per gli effetti e i dettagli più piccoli, è cambiato veramente tutto. Merito in particolar modo dell’HD, l’alta definizione che è riuscita a rendere sempre più reale la dimensione dei videogame.
Negli ultimi tempi si è fatta strada infatti una risoluzione incredibile, tanto per pc (le cui caratteristiche sono il Full HD, un tempo di latenza di 2 millisecondi e un pannello da 24 pollici) quanto per console, che utilizzando la tv come monitor non fa percepire la piccola riduzione della qualità visiva. In questa rivoluzione a uscirne rafforzata è proprio la filiera del gaming, un settore che negli ultimi anni ha visto crescere a dismisura sia il proprio giro d’affari che il proprio pubblico. Merito della tecnologia, ovviamente, merito del digitale. Merito di una veste grafica e di un’apparenza che dietro alla patina di semplicità nasconde grandi investimenti e progettazione.
È il caso del successo di Minecraft, che dal 2004 vanta il primato di gioco più cercato sul motore di ricerca di Google. oltre a essere il videogioco più acquistato di sempre, grazie alle sue oltre 200 milioni di copie vendute. La ricetta del suo successo è tanto nella struttura quanto nel gameplay, come spiega il capo della divisione Xbox Phil Spencer: “Minecraft è davvero uno strumento di creazione aperto, in cui le persone possono creare cose, condividerle attraverso il marketplace della nostra community e venderle ad altri membri. E penso che l’apertura all’interno di Minecraft sia una parte critica per definire ciò che è diventato“.
Dal gaming al cinema, l’alta definizione e l’HD continuano a esser protagonisti. Dimenticate i nastri e le pellicole di un tempo, il presente infatti è sempre di più quello che guarda alla virtual reality, che attraverso dei particolari sensori offre la possibilità di vivere un film a 360 gradi, oppure la Google Cardboard, un dispositivo che consente di ampliare l’esperienza di intrattenimento. Il futuro del cinema, in questo senso, sarà quello che guarda alla realtà aumentata applicata agli schermi tradizionali, per quella che gli esperti hanno già definito come Hybrid Reality. Una realtà ibrida, proprio perché talmente curata e fedele da rendere difficile capire dove finisce il mondo vero e inizia quello dell’immaginazione.