Come è cambiato il gambling in Puglia dopo la Legge Regionale n.43
La Puglia del gioco d’azzardo cambia pelle. È entrata in vigore ormai da qualche mese la Legge Regionale n.43, il cui obiettivo è quello di mettere in sinergia addetti del settore, organizzazioni di categoria, Eurispes e giocatori per creare un ambiente ludico sicuro, trasparente e responsabile.
La misura è stata resa necessaria per il grande flusso di denaro che il gambling genera nella regione: nel 2018 la spesa complessiva in giochi e scommesse ammontava a 1,1 miliardi di euro, con un incremento del 1,9% rispetto al 2017. Stesso fenomeno nel 2020, quando solo nella provincia di Barletta Andria Trani sono stati investiti 512 milioni di euro.
Anche in Puglia, inoltre, si registra il fenomeno tipico del momento con uno spostamento graduale e sistematico dal gioco fisico a quello online. Il segmento terrestre, nello scorso anno, ha registrato come introiti 39,15 miliardi di euro a fronte del segmento internet che aumenta il suo bacino di utenza e quindi anche gli incassi: la raccolta del settore digitale, come riporta Repubblica, ha superato il 75%.
Ma quali sono i motivi di questa crescita? Stando a quanto riporta NonSoloAAMS, sito specializzato nel settore dei casinò online stranieri, su un campione di oltre 17 mila persone, di età superiore ai diciotto anni e provenienti da tredici nazioni diverse, è oltre il 17% ad aver giocato online almeno una volta. Dai dati risulta che il 41% del totale gioca per il gusto di divertirsi, un atteggiamento diffuso soprattutto in ambiente anglosassone (con la Gran Bretagna che rappresenta il 49% del campione, gli Stati Uniti e l’Australia al 48%, e infine Svezia e Messico, rispettivamente 47 e 46%. C’è una grande fetta, poi, pari al 31% che gioca per portarsi a casa grandi cifre, mentre l‘11% pensa al gioco come un metodo sicuro per guadagnare.
È molto utile, inoltre, capire quali siano i giochi che sono ricercati dagli italiani e che, di conseguenza, hanno trainato tutto il settore. A farla da padrone, in questo senso, sono le slot machine e le Video Lottery: nel 2019 prima della pandemia hanno registrato il 63% delle giocate complessive, vale a dire quasi 50 miliardi di euro di incassi. In seconda posizione ecco i Gratta e Vinci, che fanno registrare più di 9 miliardi di euro di giocate e infine il Lotto, che si guadagna una fetta che vale 8 miliardi di euro.
E il futuro pare andare nella stessa direzione: l’online è sempre più una certezza.