APERTA CAMERA ARDENTE PER COPPIA BARESE
La tragedia del Mottarone imputabile all’ indifferenza accidiosa, al buio che avvolge le anime di coloro che sapevano ma non sono intervenuti per tempo. Un errore umano di chi ha consentito la tragedia, con la sua durezza cuspidata, interrogandoci e invitandoci a riflettere sul fenomeno: cos’è l’ uomo e la sua bestialità.
Non ci sono molte parole da dire, se non stringerci in silenzio attorno alle famiglie di Roberta e Angelo Vito Gasparro, i due coniugi che hanno perso la vita nella tragedia del Mottarone.
Nel silenzio, evitando ogni tipo di spettacolarizzazione della morte e speculazione del dolore, per non giungere a quel processo di anestetizzazione del dolore altrui che si perde in un abisso di umanità sempre più abituata alla morte.
Solo bandiere e mezz’asta e un minuto di raccoglimento nei luoghi di lavoro e nelle scuole, saracinesche degli esercizi commerciali abbassate per unirsi al dolore delle famiglie di Roberto e Angelo.
Dalle 9 di stamattina, nell’ androne di ingresso del comune di Triggiano, la camera ardente per Roberta Pistolato e Angelo Gasparro, la coppia deceduta nell’ incidente alla funivia di Stresa – Mottarone in Piemonte. Le salme sono arrivate nella notte nella cittadina del barese ( Triggiano ).
Alle 15 le salme sono state spostate nel cimitero di Triggiano dove, all’ aperto, rispettando la normativa
anti – Covid, si è tenuta la cerimonia funebre secondo il rito dei testimoni di Geova.
Il lutto cittadino proclamato dal Sindaco Donatelli, è un gesto simbolico e necessario per ricordare che tragedie del genere non dovrebbero mai accadere.
Francesca Branà