Duro attacco del dott. Donnola (Dirigente ASL) a Balzanelli “Parla proprio lui?”
Il Dottor Giancarlo Donnola, Dirigente ASL Segretario Aziendale di Anaao-Assomed Taranto non le manda a dire e, dopo aver assistito ad una conferenza stampa tenutasi ieri all’uscita dalla Procura della Repubblica,
organizzata dal Direttore Generale dell’ASL di Taranto Stefano Rossi, per rispondere alle accuse giunte da più parti per l’organizzazione dell’assistenza ai pazienti COVID presso l’Ospedale Moscati, risponde a muso duro a Balzanelli: “E’ stato uno spettacolo stupefacente svoltosi in assenza dei Sindacati che pure sono parte in causa. Forse perché erano troppo informati dei fatti”. Il dirigente dell’ASL non entra nel merito specifico delle accuse denunciate alla Procura della Repubblica da diversi parenti, ma ironicamente commenta quanto avvenuto: “Abbiamo assistito al seguito degli spot del Mulino Bianco con attori alquanto improvvisati. Accanto a un dottore (D’Alagni), unico equilibrato, fra i medici presenti, anche se apparentemente spaesato nel ruolo che rivestiva, forse obbligato dalla posizione che ricopre, si è assistito ad uno show che potrebbe essere definito di esaltazione pura, con i toni che potrebbero essere descritti come istrionici del Dott. Balzanelli e quelli lacrimevoli del Dott. Cefalo che probabilmente risentivano delle campagne elettorali da lui tenute nei comizi a Laterza, ma che lascia poco dubbi sulla capacità d’organizzazione e sulle competenze tecniche dei protagonisti.
Il Dott. Mario Balzanelli, che ha frequentato il Liceo Classico, dovrebbe ricordarsi che –Excusatio non petita, accusatio manifesta” – è una Vecchia frase che vuol dire che chi si difende senza che gli sia richiesto apertamente si accusa da solo. Nel suo monologo, ingiustificato, per essere magnanimi, Balzanelli si è mostrato all’opinione pubblica come clinico di grande esperienza, che ha guarito decine di persone in base a linee guida nazionali probabilmente da lui elaborate, erigendosi come colui che ha salvato l’ASL da una situazione d’emergenza come barriera, contro tra l’ondata crescente di malati di COVID. Gli avrebbe gestiti, se ricordo bene le sue parole di un altro intervento, mentre mancava l’ossigeno e perdevano i pazienti.
Accusa i sindacati d’incompetenza e d’inesperienza. Proprio lui, dall’alto dei sui numerosi trascorsi clinici (??). Ma qual è la verità? Cosa dicono le foto scattate dai pazienti e dagli operatori? Cosa raccontano i sopravvissuti e i parenti dei pazienti deceduti? Questa è la democrazia dello smartphone nella quale ognuno fotografa e filma con estrema semplicità. Sono solo foto e filmati di pietra. Da dove proviene tutto questo? Dalle bombole portatili? Dalle confortevoli tende super attrezzate per degenza con servizi e riscaldamento? O dalle brandine da campo in tende fornite dalla Protezione Civile per altri scopi e senza bagni se non quello dell’Auditorium che dovevano essere usati da decine di persone? Ricordo i posti letto arrangiati in locali che non avrebbero dovuto essere presi nemmeno in considerazione come l’ingresso dell’ex PPI.
Lei parla di numeri, ma forse li dà i numeri che dovrebbero essere esaminati davvero. Lo chiederemo alle Forse dell’Ordine di fornirli. Altro che terrapiattisti. Sarebbe meglio che Balzanelli tornasse con i piedi sulla terra. Tonda o piatta a sua scelta. Riguardo al Dott. Cefalo non voglio entrare nel merito della sua vicenda personale. Non l’ho fatto quando non sapevo chi era il protagonista della denuncia dell’avvocato Cortese, con la quale afferma essere in ottimo rapporto e mi chiedo se non lo fosse cosa sarebbe successo. Non lo farò ora. Le voglio chiedere solo due cose: è vero che Lei ha effettuato turni che arrivavano alle 18-24 ore? E’ sicuro che non avendo mai conseguito alcuna specializzazione possa seguire pazienti ospedalizzati? Con quale esperienza pratica? Comunque non penso che risponderà mai. Almeno a noi Sindacati…. forse ai Giudici o alla sua coscienza”
Naturalmente la nostra testata è disponibile per una contro risposta del Dott. Balzanelli