Manduria: su nuova discarica rifiuti da 30mila tonnellate – scontro tra Franzoso e Borraccino
Alle due discariche Li Cicci e La Chianca, la prima divenuta una (bomba ecologica) la seconda già da tempo strapiena, va ad aggiungersi un terzo deposito di ben 30mila tonnellate, così come deciso recentemente dal presidente uscente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Questa in sintesi la notizia diramata l’altro ieri dal consigliere regionale uscente Francesca Franzoso, alla quale aveva replicato l’assessore Borraccino che attribuiva ogni colpa all’ex presidente Fitto. Oggi, con una ulteriore nota, la Franzoso risponde testualmente che “l’assessore conferma tutto, l’impianto a Manduria si farà ed è stato autorizzato da Vendola e finanziato da Emiliano”. “Per Borraccino – si legge nella nota – la colpa di aver piazzato il nuovo megaimpianto da 30mila tonnellate di rifiuti a Manduria è di Fitto, peccato che, dopo 15 anni di governo, il vecchio metodo dello scaricabarile non regge più”. Facendo riferimento poi a recenti dichiarazioni dello stesso Borraccino, la Franzoso replica “Tuttavia, nel suo involuto e nervoso discorso l’assessore di fatto conferma la mia denuncia: conferma che l’impianto da 30mila tonnellate di rifiuti si farà a Manduria e non a Pulsano, casa sua; conferma anche che il nuovo impianto è stato autorizzato (ma mai realizzato) nel 2013, cioè dal Governo Vendola; – Conferma che è stato finanziato, quindi per essere realizzato, da Emiliano con l’ultima delibera di giunta”. “Ribadisco all’assessore nell’impiantistica regionale dei rifiuti scritta dalla giunta Emiliano , di “pubblico “ ci sono solo i finanziamenti, nella fattispecie il nuovo impianto a Manduria sarà realizzato con i soldi dei cittadini ma gestito dai privati e, nel suo goffo tentativo di smentire, Borraccino conferma tutto con inconsapevole lucidità”. L’unica risposta che volutamente ha omesso di fornire è quella relativa ai tre ulteriori impianti rifiuti a Taranto città: uno Snam, uno Eni e uno Pantar. “Ma questo – rimarca la Franzoso – per il piazzista di Emiliano, vendutosi al prezzo di uno strapuntino in Giunta, è un trascurabile scempio”. La nota del consigliere forzista conclude “al collega Borraccino ricordo che nel 2005, quando io ero una giovane studente, lui e “il compagno” Vendola, vinsero le elezioni agitando due vessilli : apertura degli ospedali e chiusura delle discariche; dopo 15 anni hanno chiuso ancora più ospedali e autorizzato una serie infinita di discariche, sopralzi e ampliamenti”.