Ennesimo riconoscimento ai produttori vini di Manduria, ora tra le 20 migliori cantine sociali italiane
Quattrocento famiglie, 1000 ettari, 88 anni appena compiuti: sono i numeri dei Produttori di Manduria, la storica
cantina cooperativa nata nell’omonima cittadina salentina nel 1932.
E proprio a pochi giorni dall’ottantottesimo compleanno giunge da Italy’s Finest Wines, noto web magazine fondato da Daniel Thomases, il suggello sulla lunga ed affascinante storia d’amore per il re dei vitigni pugliesi: il Primitivo.
Una lunga storia nata in un mondo ormai raccontato solo nei volumi di storia, che ha attraversato i momenti topici del nostro paese: guerra, boom economico, crisi finanziarie mondiali e rinascimento. Un grande bagaglio di esperienza, tanta dedizione, pazienza e perseveranza, che hanno permesso ai Produttori di Manduria di attraversare il tempo, sempre sintonizzati con esso, riuscendo a coglierne di volta in volta gli umori, le necessità e le opportunità, con un occhio sempre puntato al futuro.
Un pionierismo insito nel DNA, che ha portato recentemente i Produttori di Manduria, insieme ad altre otto cantine, a raggiungere per prime in Italia la complessa certificazione di Azienda Sostenibile.
“La salute, il territorio, la nostra gente e la salvaguardia della Terra per noi sono valori fondamentali”,
ricorda il Presidente Fulvio Filo Schiavoni, che da 25 anni regge il timone della cooperativa, “valori che da quasi un secolo tracciano il nostro cammino e guidano le nostre azioni, che ci hanno naturalmente spinto verso una gestione sempre più responsabile e sostenibile della nostra realtà, consapevoli di aver ereditato dai nostri padri un patrimonio tanto ricco quanto fragile e fortemente determinati a preservarlo e consegnarlo integro nelle mani dei nostri figli”.
Parole piene di soddisfazione ed orgoglio quelle espresse dal direttore generale Vittorio Moscogiuri, che interpreta il sentimento dell’intera comunità: “un grande onore e motivo di vanto per noi tutti, nonché sprone a continuare ostinatamente sulla via, non sempre agevole, che tempo fa abbiamo imboccato”.