Puglia – Covid-19, il bollettino con gli ultimi aggiornamenti
All’ultimo aggiornamento, del 24 marzo – in Puglia sono stati effettuati 584 tamponi per l’infezione covid-19. 99 i casi positivi: 36 in provincia di Bari, 3 in provincia di Bat, 1 in provincia di Brindisi, 29 in provincia di Foggia, 12 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto, 13 casi di cui è in corso l’attribuzione della relativa provincia. Nella giornata di ieri sono stati registrati 7 decessi: 3 in provincia di Bari, 3 in provincia di Foggia e uno in provincia di Lecce.
Il totale dei test effettuati, dall’inizio dell’emergenza al 24 marzo è di 7345 test.
1005 i casi positivi registrati in Regione, di cui 304 in provincia di Bari, 62 nella provincia di Bat, 103 in provincia di Brindisi, 255 in provincia di Foggia, 161 nella provincia di Lecce, 51 in provincia di Taranto. 15 attribuiti a residenti fuori regione e 54 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.
Il bollettino della Regione Puglia è consultabile al seguente link
Nella serata di ieri, il governatore Emiliano, ha annunciato l’avvio della sperimentazione dei test rapidi per rilevare il covid-19, anche sui pazienti asintomatici. Il test fornirebbe gli esiti in appena 30 minuti, anche se, come spiega il governatore della Puglia “Questi test rapidi non sono ancora validati per fare diagnosi individuali della malattia, come invece avviene con i tamponi.”
Il nuovo decreto
Il decreto – che ieri in conferenza stampa il premier Conte ha illustrato – elenca 28 restrizioni e regole, accorpando quelle adottate con i diversi dpcm: dallo stop agli spostamenti alla possibile chiusura di strade e parchi, cinema e ristoranti. L’orizzonte temporale è il 31 luglio, perché a fine luglio è ad ora fissata la fine dell’emergenza, dichiarata a gennaio. Ma Conte tranquillizza gli italiani: non staranno chiusi in casa fino a luglio. Sulle singole misure si deciderà di mese in mese, in base ai dati del contagio.
Multe salate, da 400 a 3000 euro, per chi viola le regole anti contagio. E la possibilità per singole Regioni di adottare misure più dure di quelle nazionali se il contagio si acuisce, ma in coordinamento con il governo. Viene punito col carcere da uno a cinque anni chi è in quarantena perché positivo al Coronavirus ed esce intenzionalmente di casa violando il divieto assoluto di lasciare la propria abitazione. (Fonte ANSA)