Brindisi/Lecce- Presunti abusi su tre ragazzine a bordo dello scuolabus. Interviene il sindacato Cambiamenti M410
BRINDISI/LECCE- Un autista del servizio comunale di scuolabus per elementari e medie della provincia di Lecce sarebbe stato arrestato sabato scorso in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura, con l’accusa di abusi e violenza sessuale aggravata ai danni di minori.
Le indagini della questura sarebbero partite dalla denuncia di una mamma di tre bambine ritenute vittime dei presunti abusi. A riguardo interviene anche il sindacato degli Autoferrotranvieri di Brindisi, Cambiamenti M410, di cui riportiamo la nota stampa:
“La segreteria provinciale di Brindisi vuole esprimere la sua vicinanza e quella di tutti i suoi iscritti alle ragazzine e alle rispettive famiglie delle scuole elementari di Zollino e Meledugno, per i fatti accaduti e denunciati in via di accertamento da parte del gip Simona Panzera, gravissimi fatti che si potevano evitare e che noi tutti condanniamo .
Con l’augurio che si scavi a fondo anche sul non corretto svolgimento di questo essenziale ed indispensabile servizio di trasporto pubblico da parte dei comuni. Un servizio che dovrebbe assicurare nel rispetto delle normative vigenti la piena e incondizionata serenità dei genitori che vi affidano i propri figli.
Come sentenziato dalla terza sezione civile della Corte di Cassazione un bambino di 10 anni non può definirsi maturo, la sentenza n.23464/2010 spiega anche che in mancanza di un obbligo normativo del comune di disporre la vigilanza sul servizio di bus che accompagna gli alunni a scuola, l’ente è’ comunque tenuto a garantire la presenza di un accompagnatore, oltre all’autista, nella gestione del servizio di trasporto scolastico, ciò in considerazione dell’età dei trasportati.
I comuni quindi devono adottare tutte le cautele occorrenti per tutelare la sicurezza dei minori.
Quindi non ci spieghiamo la sola presenza dell’autista a bordo dello scuolabus.
Nel ribadire la nostra vicinanza alle famigli ci auguriamo si faccia chiarezza.”
Il Segretario Provinciale
Antonino Mileo