Foggia- Danni ai raccolti: la Capitanata in ginocchio
Il miglioramento delle condizioni atmosferiche e il ritorno del caldo, ha fatto scattare in provincia la conta dei danni, dopo il maltempo degli scorsi giorni. I danni subiti dalle aziende agricole della provincia, secondo una prima stima, toccano i 10 milioni di euro. Vigneti, uliveti, campi di pomodori tutti completamente allagati dalla furia dell’acqua, non solo di quella caduta dal cielo, ma anche di quei corsi d’acqua straripati per le forti piogge. Al di là dei danni alle colture, anche la viabilità stradale, soprattutto nelle strade provinciali del sub-appennino Dauno, ha subito smottamenti e seri danni strutturali, che richiedono un pronto intervento delle autorità competenti. In tema di agricoltura, la provincia è attualmente sotto il monitoraggio della CIA Agricoltori italiani di Puglia, che chiede l’immediata quantificazione precisa dei danni per le aziende colpite dal maltempo e che siano messi subito a disposizione fondi straordinari ed adeguati, al fine di mettere nelle condizioni le imprese danneggiate di riprendere le normali attività. A San Severo la situazione più grave dove il sindaco si sta impegnando attivamente per chiedere al Governo centrale lo stato di calamità naturale, data la gravità della situazione nelle campagne della cittadina foggiana. Purtroppo quello dei temporali di forte entità è un fenomeno in rapida estensione sul territorio pugliese, complice il progressivo riscaldamento globale, che ha investito le nostre terre negli ultimi 50 anni. Infatti, nell’ultimo mezzo secolo, si stima un aumento dell’attività temporalesca del 30% in più rispetto alla prima metà del XX secolo. Urge sistemare il terreno, ripulire e bonificare i canali di scolo e rendere sicuro il nostro territorio. Contro la forza della natura non si può nulla, però una scrupolosa attenzione alla messa in sicurezza del territorio, limiterebbe i danni…e salverebbe gran parte dei raccolti.