Moto GP – Marquez si riconferma re del Sachsenring, Rossi sbaglia strategia.
La gara del Sachsenring della classe Moto Gp inizia nel migliore dei modi per i piloti italiani, Petrucci, Dovizioso e Rossi, che, nei primi giri, occupano un virtuale podio tricolore. In gravissima difficoltà Lorenzo, autore di un intero week-end incolore (solo undicesimo in griglia di partenza), mai competitivo in gara (al limite della zona punti, quindicesimo, al traguardo). Sul bagnato, dopo la caduta di uno sfortunato Petrucci, Dovizioso tenta la fuga e Rossi cerca di difendere la seconda posizione, mentre Marc Marquez, pole-man, vincente al Sachsenring dal 2010, si vede in difficoltà, lontano dal podio e quindi costretto, con la pista che inizia ad asciugarsi, a cambiare moto, optando per una Honda da asciutto, con le gomme slick. La tattica di Marquez si rivela vincente: il leader del mondiale trova immediatamente il feeling con la seconda moto e abbassa drasticamente i suoi tempi, iniziando la sua folle rimonta. A questo punto, i box di Dovizioso e Rossi segnalano ai rispettivi piloti di rientrare, di prendere la moto adatta per una gara asciutta. Dovizioso riesce a leggere solo con un giro di ritardo il richiamo del box, Rossi lo ignora, probabilmente aspettando il rientro del connazionale primo in classifica. Risultato: Marquez capitalizza un enorme vantaggio sul gruppo in lotta per il podio, impegnato a cambiare moto troppo tardi rispetto a chiunque altro in pista. Lo spagnolo vince la gara, mentre Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso completano il podio, recuperando terreno negli ultimi giri, dopo il cambio moto. Per Rossi, invece, si presentano anche delle enormi difficoltà nel trovare il feeling immediato con la nuova moto (non è la prima volta che il cambio moto mette in difficoltà il Dottore) e il campione di Tavullia non riesce ad andare oltre l’ottava posizione. Ora c’è la pausa estiva e Marc Marquez, non il più veloce quest’anno, ma sicuramente il più costante, dà un forte scossone al motomondiale, con i suoi 170 punti in classifica generale, 48 di vantaggio su Lorenzo e 59 su Valentino Rossi. Adesso la rimonta delle Yamaha sulla Honda di Marquez sembra quasi proibitiva, con un Lorenzo in evidente difficoltà e con un Rossi molto veloce, ma poco “lucido”, con già troppi errori alle spalle a metà stagione.
Gara totalmente bagnata in Moto3, dove il dominatore della pioggia, il malese Pawi, torna a vincere, partendo dalla ventesima casella, dopo aver già mostrato in Argentina il suo strapotere sull’asfalto bagnato. Ottima gara di Andrea Locatelli, secondo, al primo podio di carriera e di Enea Bastianini, terzo. Molto bene anche Di Giannantonio, arrivato quinto dopo essere partito ventiduesimo. Il mondiale resta saldamente nelle mani di Binder (ottavo in gara), con 159 punti in classifica, davanti a Navarro, a quota 112, che riesce a guadagnare appena 1 punto sul sudafricano, piazzandosi settimo. Gara spettacolare in Moto2, con Zarco e Rins che hanno corso “insieme” la maggior parte della gara e che sono arrivati al Sachsenring a pari punti in classifica generale. Sam Lowes, che aveva un distacco di appena 5 punti dai due, non è mai riuscito a trovare il passo giusto ed ha finito la gara nella ghiaia, segnando uno “zero” pesantissimo nel suo mondiale. Nel finale, dopo essere stato sorpassato da Zarco e Folger, cade anche Rins. Zarco, quindi, vince la gara, si porta a 151 punti nella generale, con 25 punti di vantaggio sullo spagnolo e 30 punti su Lowes. Da segnalare l’ottima gara di Morbidelli, primo per alcuni giri, prima di cadere sulla pista bagnata. Bene gli altri italiani, Pasini, Baldassarri (infortunato ad una spalla) e Marini, rispettivamente, quarto, quinto e sesto al traguardo.