Crisi di coppia. Cosa c’è dietro il tradimento ? Parla l’esperto. INTERVISTA a Luca Pagano.
Crisi di coppia, infedeltà e relazioni che soffrono di cattiva intimità sessuale. Luca Pagano, giovane Counsellor Ostunese specializzato nelle relazioni d’aiuto, ci apre gli occhi sulle affinità matrimoniali e non, svelandoci qualche utile trucchetto per recuperare un matrimonio alla deriva o, addirittura, provare a perdonare un tradimento.
Ecco l’intervista:
Innanzitutto cos’è un counsellor e come può essere utile ad una coppia in crisi?
Il counsellor è un esperto nella relazione di aiuto e facilita la soluzione di disagi esistenziali e relazionali. Dico facilita perché si parte dalla consapevolezza che ognuno ha in sé la soluzione al proprio disagio. l counsellor della Gestalt ha un approccio particolare al lavoro con le coppie: crede che l’obiettivo della terapia non sia il sacrificio dei desideri individuali in favore delle regole del vivere sociale in famiglia, bensì il riappropriarsi della spontaneità creativa da cui è caratterizzata ogni relazione significativa.
Una relazione quotidiana tra marito e moglie di quali malattie può soffrire?
La prima cosa che mi viene in mente è una crisi di intimità. Per intimità non intendiamo quella sessuale, che è solo una conseguenza. La perdita dell’intimità, o a volte la fuga dalla propria intimità, spinge le coppie a vivere i conflitti in modo distruttivo, l’amore in modo possessivo, e nella relazione si innescano “giochi” psicologici il cui risultato è sempre negativo, lasciando i giocatori insoddisfatti, ansiosi, sconfitti, ecc…
La perdita di complicità che a volte coglie la maggior parte delle coppie come si può superare?
Io continuo ad usare il termine intimità, che pur essendo un bisogno fondamentale per l’uomo (come sostiene Maslow), per paura di essere feriti non viviamo l’intimità e ciò continua a ferire profondamente.
Camminare nell’intimità significa, infatti, realizzare un rapporto di scambio paritario di sentimenti e di sessualità che appaghi una relazione amorosa. L’intimità presuppone il più profondo livello di partecipazione fra due persone che si amano, si vogliono bene e sono “trasparenti”. L’intimità, quindi, è una scelta e non solo una conseguenza di una relazione. È la scelta di fidarsi dell’altro, la scelta di voler camminare verso se stessi e verso l’altro, senza svalutazioni.
Chi nella coppia è più propenso a considerare una terapia di coppia, l’uomo o la donna?
Dalla mia esperienza, in una coppia eterosessuale, in genere è la donna che più dell’uomo avverte l’esigenza di vivere una relazione più profonda ed è disposta a mettersi in discussione e in gioco. L’uomo, purtroppo, soffre ancora della sindrome del “duro” per cui crede di non aver bisogno di aiuto.
Sembrerebbe che il tradimento sia la causa maggiore di separazioni e divorzi, cosa ci spinge a tradire?
lo so che sembrerò ripetitivo, ma la causa maggiore del tradimento è la perdita dell’intimità o l’aver impostato una relazione in cui non ci si è mai sentiti accolti e sostenuti quando ci si è messi completamente a nudo davanti al partner. Tutto il resto sono solo sintomi: perdita della complicità, del piacere, scarsa comunicazione, irrequietezza…
Se parliamo di relazioni brevi invece, può dipendere dall’aver idealizzato il partner, per cui, quando finisce la fase dell’innamoramento e si deve passare ad una scelta di amore, la crisi “fisiologica” può portare al tradimento e alla rottura. Una cosa che spesso dimentichiamo è che l’innamoramento “avviene”, l’amore si “sceglie”.
Si può guarire da un tradimento? Come si può affrontare? I consigli per superare il dolore che provoca.
Basta digitare su internet e scopriamo una miriade di consigli. Il problema è che sono consigli impersonali, cioè che non tengono conto della storia personale della persona coinvolta (che sia vittima o persecutore). Ho difficoltà a rispondere a questa domanda perchè ognuno di noi è un mondo a se, vive e gestisce il dolore in modo diverso, sperimenta e supera il tradimento attivando risorse personali. Certamente si può guarire, se lo si vuole, ma è essenzialmente una scelta!
Perché una coppia in crisi dovrebbe recarsi da un counsellor per risolvere il suo problema?
Sebbene il bisogno relazionale sia connaturale ad ogni uomo e donna, proprio in questo aspetto sperimentiamo le difficoltà maggiori e ci accorgiamo che è il campo di battaglia in cui ci feriamo maggiormente e in cui attuiamo strategie complesse, spesso anche inconsapevoli per difenderci e sopravvivere. La coppia e spesso i parenti e gli amici stretti, fanno parte di queste strategie, sono legati da affetti e vissuti con i partner, per cui non possono avere uno sguardo neutrale e disinteressato. L’intimità presuppone un cammino di consapevolezza sulle nostre resistenze e su ciò che frapponiamo tra noi e l’altro. La relazione con l’altro può quindi diventare anche una possibilità di consapevolezza e un’opportunità di crescita, sia come individuo, sia come coppia.
Parliamo di numeri e percentuali.
Qual è la percentuale di riuscita di un percorso teso al miglioramento della vita matrimoniale o di coppia?
Intanto dobbiamo dire che il risultato positivo si ha quando entrambi i partners si mettono in gioco e vogliono risolvere la crisi, altrimenti il cammino è molto difficile.
Le percentuali, inoltre, cambiano in base ai problemi inerenti alla coppia e al fatto che spesso si arriva a chiedere aiuto come ultima chace. Se è un difetto di comunicazione si risolve facilmente per 80% dei casi, se si tratta della visione della vita e del rapporto incompatibili, i successi scendono al 25%. Dobbiamo anche dire che a volte la separazione è un successo, nel senso che è il bene per entrambi e per i figli; l’importante è che avvenga in modo sano e maturo, e anche in questo caso, l’intervento di un conusellor può aiutare a “farsi meno male” ed a “far meno male” ai propri figli.