Perugia- Avvocatessa brindisina ammazzata a colpi di fucile, il marito si costituisce.
Si è consegnato ai carabinieri dopo aver ammazzato la moglie a colpi di fucile.
E’ successo a Perugia e la vittima è un’avvocatessa specializzata in diritto di famiglia, Raffaella Presta, 40 anni di San Donaci.
L’omicidio si è consumato all’interno delle mura della loro villetta, sita nella zona della stazione di Perugia. Intorno alle quattro del pomeriggio, il marito Francesco Rosi, agente immobiliare di 43 anni, le avrebbe sparato con una doppietta da caccia nella zona inguinale, freddandola il giorno in cui tutto il mondo scende in piazza per dire NO alla violenza contro le donne.
Nell’abitazione, mentre si consumava la tragedia, c’era anche il loro bimbo di sei anni che, fortunatamente, non ha assistito al delitto.
Sarebbe stato l’uomo a contattare il 118 e i carabinieri ai quali poi si è costituito. Ogni tentativo di rianimare la donna da parte degli operatori sanitari si è rivelato inutile.
Ancora sconosciuto il movente del folle gesto. Probabilmente una lite di gelosia finita nel peggiore dei modi. Alcune testimonianze, raccolte tra i colleghi della professionista e i vicina di casa, presenterebbero uno scenario visto mille volte, forse un campanello d’allarme; moglie e marito in crisi da tempo, vari litigi, lo scorso giugno quello più grave, sfociato in aggressione al margine della quale la donna aveva riportato una lesione al timpano.
Non c’è stato verso di spingere la 40enne a denunciare il fatto. L’apparente serenità famigliare con la quale voleva tirar su suo figlio aveva retto su tutto, anche sulla violenza. Almeno fino ad oggi.
L’agente immobiliare adesso è in stato di fermo e sotto shock.