Montemesola (TA) – Parla Italo Sgobio «Dopo l’euforia della campagna elettorale, si continua ad assistere allo scempio»
La campagna elettorale è passata, ma a Montemesola si continua a scendere in piazza. A farlo questa volta, è stato il consigliere all’opposizione Italo Sgobio, leader della lista Uniti.
«Abbiamo ritenuto opportuno scendere in piazza non per rispondere ad un manifesto di attacco verso il consigliere Sgobio, ma per mettere in evidenza che il consiglio comunale da luogo simbolo della democrazia, in questo paese, è diventato luogo simbolo del bavaglio della democrazia» ci dice Sgobio, il quale contesta il fatto di essere stato zittito in consiglio comunale per aver messo in rilievo una presunta illegittimità delle convocazioni. «Questo mi sembra un fatto gravissimo».
«Noi l’altra sera abbiamo vissuto in consiglio comunale, una delle pagine più buie della democrazia montemesolina. Ricordo con piacere la lotta politica di tanti anni fa, una lotta politica anche cruda, molto dura nei contenuti e nei comportamenti, ma rispettosa sia delle persone che della istituzione che si rappresentava. In questo momento io invece vedo un pericolo gravissimo che è proprio quella scarsa conoscenza delle istituzioni e del poco rispetto nei confronti delle stesse, e quindi abbiamo ritenuto opportuno che i cittadini conoscessero che il consiglio comunale di Montemesola per alcuni è diventato solamente uno show, dove andare, alzare la mano, fare la parte del figurante, come in un presepe vivente, ed andare oltre». Ma su cosa, in consiglio comunale, avrebbero tentato di “tappare la bocca” a Sgobio? Lui ci risponde di aver contestato la legittimità di un consiglio comunale, in quanto a suo dire, gli atti presentati dai consiglieri non sarebbero stati conformi a quello che prevede la legge. L’amministrazione a tal punto, avrebbe sospeso la seduta, e avrebbe deciso dopo un’ora di riconvocare con urgenza il consiglio la sera successiva, con gli stessi punti.
«La sera successiva io ho contestato la legittimità di quella convocazione perché non riuscivo a capire quali fossero i motivi di urgenza che avessero portato un consiglio comunale a ritirare i punti 24 ore prima, per riconvocarlo con gli stessi punti all’ordine del giorno». Dunque Sgobio, ha posto una questione pregiudiziale, che per regolamento, il presidente del consiglio avrebbe dovuto mettere ai voti. «Abbiamo di fronte a noi una maggioranza anche poco scaltra, perché se avessero votato la questione pregiudiziale, con i loro molti voti, in confronto ai nostri pochi, avrebbero avuto la meglio, e avrebbero continuato il consiglio comunale senza alcun problema. Invece si sono arroccati dietro la loro arroganza politica e la loro inadeguatezza amministrativa non facendo votare la questione pregiudiziale, e addirittura invitandoci laddove non fossimo stati d’accordo a presenziare, ad abbandonare l’aula – dice Sgobio – Non si è mai visto perché i consiglieri comunali, da quando esiste la democrazia, decidono autonomamente di abbandonare l’aula, non possono essere invitati da un presidente del consiglio, da un sindaco, ad abbandonare l’aula. Presidente del consiglio che è stato zittito vergognosamente dal sindaco. Senza capire che chi gestisce i lavori del consiglio è il presidente e il sindaco è un consigliere come tutti gli altri – ancora tuona – Questa è la situazione che vive questo paese». Sgobio parla anche di tutti i progetti di cui si è sentito parlare in campagna elettorale, progetti, a dire dello stesso, di cui non si vede l’ombra. «La villa continua a rimanere chiusa e addirittura basta una pioggia per buttare a terra i muri costruiti con tanta fatica, la nostra scuola continua ad essere in condizioni pietose, tant’è che le ultime piogge hanno non solo dimostrato la fragilità della stessa, ma hanno messo in pericolo l’incolumità del personale docente e dei nostri bambini. Con il sindaco che dichiarava in maniera molto tranquilla in televisione che lui non c’era perché era a Lecce – e ancora – Continuiamo ad assistere al ping pong della raccolta dei rifiuti con il nostro paese che continua ad essere ormai più una pattumiera che il piccolo gioiello di cui si parlava negli anni ’80. Continuiamo a vedere gli scempi sul comune, perché quello che dicevo in campagna elettorale è stato ribadito dalla Corte dei Conti. Sono state fatte assunzioni non conformi e in violazione alla legge. E adesso io chiedo al sindaco, quei soldi chi se li piange? La comunità o paga chi ha sbagliato?». A dire del consigliere Sgobio la Corte dei Conti con la delibera 205 del 24 settembre, rispondendo ad un quesito che l’amministrazione su spinta del consigliere sarebbe stata costretta a porre dice che il comune di Montemesola non avrebbe potuto procedere a nessun tipo di assunzione per non aver rispettato l’attestazione dei tempi medi di pagamento del 2014. Il comune di Montemesola ha superato abbondantemente quei termini, ma nonostante ciò ha fatto delle assunzioni che la Corte dei Conti ha ritenuto essere illegittime, perché la norma non le consente, né ci sono deroghe. «Le assunzioni sono state fatte contro la legge, e adesso bisogna giustamente pagare quei lavoratori che hanno prestato il proprio servizio. Deve pagare chi ha sbagliato a fare gli atti, perché quegli atti sono nulli. Io mi aspetto da questa amministrazione un’ammissione di colpa, un’assunzione di responsabilità e un gesto serio nei confronti dei cittadini che non possono continuare a pagare per malefatte e per azioni che lasciano intravedere scarsa conoscenza politica e amministrativa». Come dicevamo, si continua a scendere in piazza. Il prossimo intervento è previsto questa sera, e a parlare sarà Donato Alba, consigliere all’opposizione e a capo della lista civica “Per una nuova Alba”.