Taranto – Le segreterie aziendali autoferrotranvieri AMAT scrivono una lettera aperta al sindaco
Rivolgiamo un accorato appello all’amministrazione comunale e al suo esponente principale, il sindaco di Taranto, affinché venga data la giusta attenzione ed importanza ai problemi che affliggono il TPL a Taranto. Vogliamo ricordare che siamo in attesa di una convocazione da lontano luglio 2015 virgola dopo che il primo cittadino davanti ad una riunione pasticciata, in cui furono convocati sì e rappresentanti Amat che Amiu, promise che a breve distanza ( una settimana massimo ) si sarebbe creato un tavolo specifico per affrontare e cercare di risolvere io ormai endemici problemi della nostra società.
Con toni pacati chiama ricordare che il numero dei bus in esercizio è in costante calo, nonostante siano stati immessi in servizio 11 bus nuovi e 8 usati, il che lascia in noi un sentimento di profondo malessere, sia perché preoccupati del futuro economico dell’ Amat virgola ma soprattutto perché siamo consapevoli di non riuscire a fornire alla cittadinanza un servizio che si avvicini almeno alla sufficienza. Nonostante i sacrifici compiuti giornalmente su autobus vetusti e pieni di avarie, nonostante le continue lamentele, che spesso e volentieri sposano e degenerano in attacchi fisici al personale in servizio, che ci provengono da l’utenza, che vedete lo operatori di esercizio l’unico sfogo ai ritardi dei mezzi, nonostante tutto questo il personale va avanti tra mille dubbi e difficoltà. Taranto e la peggiore città come fruizione del trasporto pubblico locale (82 esimo posto) punto le deficienze gestionali dell’amministratore delegato e delle direzioni aziendali sono sotto gli occhi di tutti. Citiamo a solo titolo di esempio:
– servizio offerto alla cittadinanza carente , inadeguato e volte in condizioni deprecabili
– assunzione dei 27 autisti ( graduatoria pubblicata da oltre un anno) ancora al palo.
Di tutto ciò, è di tanto altro ancora, saremo lieti di discuterne del tanto sospirato incontro con la signoria vostra. – Deve questa amministrazione capire che non c’è più tempo e che la situazione potrebbe prendere la via di non ritorno che metterebbe in ginocchio quasi 500 famiglie legate , indissolubilmente, alla società Amat.
ancora una volta con spirito di sacrificio , abnegazione e grande senso di responsabilità, i lavoratori Amat cercheranno di garantire il servizio nei giorni 1 e 2 novembre , per una ricorrenza che sappiamo bene stare a cuore alla cittadinanza tutta, ma poi ci aspettiamo un segnale tangibile da parte della proprietà, altrimenti saremo costretti ad avviare le azioni che la vigente legislazione ci consente!!!!