Libertà di stampa – Il 15 giugno Santo Della Volpe a Taranto
Sarà il presidente della Federazione Nazionale della stampa e di Libera Informazione, Santo Della Volpe, a chiudere la giornata dedicata alla libertà di stampa organizzata a Taranto per il prossimo 15 giugno da Cgil Taranto, Assostampa Puglia e Slc Cgil di Taranto. L’evento che rientra nella campagna “Meno giornali, meno liberi” prenderà il via alle 10.30 nella Sala degli Specchi di Palazzo di città con gli interventi di Mimmo Mazza, vice presidente di Assostampa Puglia, di Andrea Lumino, segretario generale di Slc Cgil di Taranto, e Maurizio Carbone, sostituto procuratore della Repubblica segretario generale dell’Associazione Nazionale Magistrati moderati dal segretario generale della Cgil ionica, Giuseppe Massafra.
“Se Freedom House stilasse oggi il suo rapporto – ha commentato Lumino – l’Italia sarebbe certamente classificata come paese a grave rischio per la libertà di informazione. L’uso distorto delle risorse pubblicitarie, le norme sulle intercettazioni, i tagli all’editoria al sistema culturale e dello spettacolo, meccanismi di nomina della RAI, le pressioni sugli operatori dell’informazione sono meccanismi solo apparentemente svincolati tra loro, ma complessivamente identificano un progetto inaccettabile di lesione alla libertà di stampa. A tutto questo è bene reagire con la determinazione adeguata per una informazione che racconti la verità dei fatti, attenta ai bisogni delle persone; che non distorca le opinioni e dia voce ai più deboli e indifesi: che rafforzi, quindi, i valori della non violenza, del rispetto degli altri, della legalità e solidarietà. La società ha bisogno del pluralismo dell’informazione, ma chiede chiarezza nei contenuti e certezza di continuità nell’iniziativa. È anche per questo – ha sottolineato Lumino – che a questa iniziativa la Slc Cgil intende partecipare con un impegno straordinario per tutelare il diritto all’informazione di cui ha veramente bisogno l’Italia e Taranto in particolare”
“La crisi dell’editoria in Puglia e Taranto in particolare – ha aggiunto Mimmo Mazza – sta facendo sentire i suoi drammatici effetti ormai da mesi. Chiudono storiche testate, altre ridimensionano drasticamente gli organici, altre ancora sono costrette a ricorrere agli ammortizzatori sociali per cercare di salvare i posti di lavoro durante l’inevitabile ristrutturazione aziendale. Non si tratta di evitare solo e soltanto il già di per sé grave dramma per chi perde un posto di lavoro e per chi dopo anni di precariato aspirava legittimamente ad una occupazione stabile ma anche di garantire alla città di Taranto una informazione indipendente, pluralista, in grado di coprire tutti gli eventi di una realtà complessa e complicata. Superando sterili contrapposizioni e inutili protagonismi, i giornalisti ha concluso Mazza – tarantini devono ritrovare le ragioni che li hanno spinti a fare la professione più bella del mondo, pretendendo chiarezza dagli editori e sostegno dagli organismi della categoria”.