Fondazione Taranto, Gigante sull’Autorità portuale: “Siamo alle pezze o cose da pazzi?”
SIAMO ALLE PEZZE? O COSE DA PAZZI?
Come era prevedibile, nella imminenza della scadenza del termine della nomina dell’Avv. Sergio Prete all’Autorità Portuale di Taranto, si sono “scatenati” vari gruppi, o varie fazioni, anche tra coloro che sono demandati per legge alla indicazione di una terna di probabili candidati; ciascuno evidenzia la bravura di tizio, e i difetti di caio, senza tenere in alcun conto che non è più il tempo di: “un uomo solo al comando” ma è necessario che chiunque sia nominato al posto dell’Avv. Prete (o che lo stesso sia riconfermato) dovrà per forza impegnarsi a costituire un comitato paritetico al comitato portuale, ma con funzioni professionali acclarate di grande rilievo; tanto sia in materia giuridica per evitare che gli atti amministrativi diventino oggetto di ricorso al Tar con conseguenti annosi ritardi, che di comunicazione con tutte le altre strutture esistenti in Italia ed all’Estero; di commercio, di qualsiasi tipo di import export con analisi periodiche in base alle necessità di tutti i paesi del mondo, solo così, a parere della Fondazione Taranto il Porto della nostra città potrà avere un futuro ben diverso da quello attuale. E’ quasi inverosimile che il vice segretario del Governo On.le Delrio venga – in gran segreto a Taranto – per parlare con la TCT perché non abbandoni il Porto di Taranto. Secondo l’Avv. Enzo Gigante – Presidente della Fondazione Taranto – siamo veramente alla follia, che diventa tragedia per la totale mancanza di partecipazione e di decisione di intervento da parte delle istituzioni locali e regionali, tanto per non parlare dei Parlamentari “locali”. L’Avv. Gigante, che per motivi professionali giorni fa era a Roma, ha anche incontrato alcuni imprenditori marittimi nazionali e non, nella prospettiva di organizzare la manifestazione nazionale del “Porto Franco di Taranto”; alcuni dei suddetti imprenditori gli facevano notare che i lavori di Suez, che riguardano non solo l’allargamento del canale, ma addirittura la creazione del doppio senso di circolazione non potranno non fare diventare proprio il Porto di Taranto stazione di grande interesse e sviluppo; qualcuno addirittura diceva se ci affacciamo da Suez vediamo Taranto e viceversa!!! Viene da chiedersi quanti dei nostri concittadini sono a conoscenza dei lavori di Suez? Quanti sanno che con le modifiche del Porto di Taranto, la cui logistica è stata finanziata proprio in relazione agli avvenimenti che avvengono fuori dalla nostra Città, terminati nei tempi previsti, fa diventare il nostro Porto il primo d’Europa per quanto attiene le superpetroliere e le super navi che trasportano i containers? Se a tutto ciò si potesse aggiungere la istituzione del Porto Franco di Taranto che diventerebbe una struttura economica e commerciale, unica in Europa, i grandissimi imprenditori marittimi e non farebbero la fila per potere attraccare a Taranto e noi……continuiamo a pregare che qualcuno che ha già un potere quasi monopolistico rimanga…ancora. La Fondazione Taranto è certa che non verrà nominato nessuno come Autorità Portuale di Taranto, ma vi sarà la figura del Commissario e che nel frattempo l’Avv. Prete rimarrà comunque commissario per le opere che, se portate in concomitanza con quelle attualmente in atto (Suez), Taranto potrebbe veramente fare “bingo”.
La Fondazione Taranto
Il Presidente
Avv. Vincenzo Gigante