Bitetti al Commissario Corbelli: valorizziamo i professionisti tarantini
“Più volte è stato abbondantemente rimarcato il ruolo strategico di Taranto per l’economia nazionale. Lo hanno fatto, tra gli altri, tanto la Regione Puglia quanto il governo nazionale. La portata della questione ambientale e lo sforzo di tutelare l’assetto occupazionale dell’apparato industriale rappresentano com’è noto due facce della stessa medaglia, due aspetti determinanti di un’unica grande sfida, di una battaglia di civiltà, insomma, che Taranto e la Terra Ionica devono vincere”.
A sottolinearlo è Piero Bitetti, presidente del consiglio comunale di Taranto nonché consigliere provinciale. “A tal riguardo, sarebbe opportuno prendere atto anche delle enormi potenzialità che esprime il nostro territorio in termini di professionalità. Sarebbe per esempio il caso – rileva Bitetti – che la dottoressa Vera Corbelli, nuovo Commissario per la bonifica, l’ambientalizzazione e la riqualificazione delle aree inquinate di Taranto e Statte, valutasse attentamente la possibilità di dislocare proprio nel capoluogo ionico la struttura organizzativa – o parte di essa – che egregiamente supporta il suo ufficio. Come pure è il caso di sottolineare che sul nostro territorio operano brillanti professionisti che, se coinvolti, potrebbero ben figurare nell’ambito delle importanti attività che deve svolgere la struttura e gli uffici guidati appena sopra richiamati.
Se tale ipotesi venisse adeguatamente esaminata e auspicabilmente colta, avremmo la conferma di quanto da anni sosteniamo: e cioè che Taranto, pur alle prese con uno dei periodi più difficili della sua storia moderna, possiede risorse umane di eccellenza che possono certamente aiutarci ad uscire dalla fase di stallo in cui viviamo. Vantiamo eccellenze in campo tecnico professionale – dagli ingegneri agli avvocati, dal personale medico-sanitario ai biologi – ma anche centri culturali e di formazione di elevata qualificazione com’è il caso, per esempio, del polo universitario ionico e della sede tarantina del Politecnico di Bari. Questo patrimonio culturale e di esperienze professionali acquisite sul campo va messo al servizio dell’improcrastinabile processo di riqualificazione ambientale e sociale della nostra terra. Alla dottoressa Corbelli rivolgo pertanto l’invito a valutare serenamente queste mie riflessioni, certo come sono che saprà ben cogliere lo spirito e le finalità di questa mia personale iniziativa”.