Rischio idrogeologico nel tarantino: cosa sapere e come comportarsi
Ecco alcune info fondamentali per non trovarci impreparati riassunte in 4 punti:
a-Conoscere il territorio:
Il territorio della provincia di Taranto è relativamente povero di corsi d’acqua a portata costante. Lame, gravine e fossi posseggono un “regime torrentizio”: brevi e intense piogge possono causare esondazioni con minimi tempi di allerta. Per sapere quali corsi d’acqua e quali aree a pericolosità idraulica (alluvioni) e geomorfologica (frane, sprofondamenti) interessano le aree in cui viviamo possiamo consultare il WEBGIS del Piano di Assetto idrogeologico dell’AdB Puglia (Autorità di bacino) al seguente link: http://adbpuglia.dyndns.org/gis/map_default.phtml.
b- Leggere i messaggi di Allerta della Protezione Civile Regionale:
La Regione Puglia ha recepito la Direttiva P.C.M 27/02/2004 (Sistema di allertamento per rischio idrogeologico ed idraulico) con il D.G.R. 2181 26/11/2013 .
La Sala Operativa Integrata Regionale (SOIR), oltre a garantire lo scambio informativo tra la Protezione Civile Nazionale e gli enti locali, predispone e diffonde il “Messaggio di Allerta”conseguente ad una situazione di criticità regionale riconosciuta dai centri funzionali decentrati oppure a seguito dell’emissione di un avviso di avverse condizioni metereologiche da parte del Dipartimento di Protezione Civile.
I messaggi di allerta sono pubblicati al seguente link: http://www.protezionecivile.puglia.it/ e diffusi tramite le prefetture ed i sindaci dei comuni coinvolti.
Quasi tutti i comuni oramai sono inoltre dotati di Piani di protezione civile comunali , che vanno divulgati ai cittadini e contengono tutte le indicazioni per affrontare al meglio eventuali emergenze.
c-Seguire le buone norme di comportamento onde evitare pericolo per se stessi e per altri:
Data la vulnerabilità del territorio italiano, Il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, attiva una serie di iniziative volte alla divulgazione dei rischi e delle buone norme di comportamento per affrontarli. Oltre alle indicazioni presenti nei messaggi di allerta della protezione civile regionale è bene leggere e assimilare le indicazioni fornite qui:
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/cosa_fare_idrogeologico.wp.
d- Segnalare criticità alle autorità competenti:
Se nel corso di un evento critico o in altre occasioni ci accorgiamo di criticità di gestione del territorio come fossi di guardia o caditoie intasate, area in frana, smottamenti, alvei sporchi bisognosi di manutenzione ect è bene segnalarle alle autorità competenti ovvero Vigili Urbani, Provincia, Guardia Costiera (ad esempio nel caso di instabilità costiera) ed eventualmente GDF.
Geologa Noemi La Sorsa