Fabio Matacchiera: “Domenica il foro dell’altoforno 5 si ostruisce e nessuno l’ha saputo”
Posted On 14/08/2014
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Il resp.legale Fondo Antidiossina Onlus Fabio Matacchiera fa sapere, mediante un comunicato:
Gravissimo: si ostruisce il foro di colata dell’Altoforno 5 e diventa sempre più alto il rischio di incidenti gravi.
Domenica mattina scorsa, 10 agosto, vi è stato un grave evento in Ilva, ma nessun cittadino lo ha saputo. Il foro di colata dell’altoforno 5 si è ostruito pericolosamente, tanto da far scattare la prima fase del piano di emergenza esterno (rivolto anche alla popolazione).
L’ ILVA SpA di Taranto ha comunicato alle Autorità competenti l’attivazione della “Fase di Attenzione” del Piano di Emergenza Esterno (PEE) approvato dalla Prefettura di Taranto. Tale Piano di Emergenza si attiva in caso di incidente rilevante. In sintesi è una prima fase di attivazione dell’emergenza esterna. Per fortuna l’evento è rientrato grazie alla capacità dei lavoratori di disostruire il foro di colata interessato dall’ostruzione determinatasi per cattiva sinterizzazione, ma avrebbe potuto avere effetti catastrofici sul crogiolo e sull’intera area, finanche all’esterno, considerate peraltro le critiche condizioni strutturali in cui versa l’AFO5 posto sotto sequestro senza facoltà d’uso dall’Autorità Giudiziaria e successivamente, per decreto, ridato al gestore per il pieno esercizio, nonostante sia stato accertato si inquinante e pericoloso.
Domenica mattina scorsa, 10 agosto, vi è stato un grave evento in Ilva, ma nessun cittadino lo ha saputo. Il foro di colata dell’altoforno 5 si è ostruito pericolosamente, tanto da far scattare la prima fase del piano di emergenza esterno (rivolto anche alla popolazione).
L’ ILVA SpA di Taranto ha comunicato alle Autorità competenti l’attivazione della “Fase di Attenzione” del Piano di Emergenza Esterno (PEE) approvato dalla Prefettura di Taranto. Tale Piano di Emergenza si attiva in caso di incidente rilevante. In sintesi è una prima fase di attivazione dell’emergenza esterna. Per fortuna l’evento è rientrato grazie alla capacità dei lavoratori di disostruire il foro di colata interessato dall’ostruzione determinatasi per cattiva sinterizzazione, ma avrebbe potuto avere effetti catastrofici sul crogiolo e sull’intera area, finanche all’esterno, considerate peraltro le critiche condizioni strutturali in cui versa l’AFO5 posto sotto sequestro senza facoltà d’uso dall’Autorità Giudiziaria e successivamente, per decreto, ridato al gestore per il pieno esercizio, nonostante sia stato accertato si inquinante e pericoloso.
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