Cervellera: “Disastroso il debutto del nuovo sistema di prenotazioni CUP”
Il consigliere regionale invia un’interrogazione urgente al Governatore Vendola e all’assessore Gentile: “Inondato da chiamate di protesta dei cittadini, per lunghe file e codici non riconoscuti”
Ieri c’è stato il debutto c’è stato a Taranto del nuovo sistema di prenotazione per esami e prestazioni sanitarie da parte della ASL. Un debutto definito “disastroso” da parte del consigliere regionale Alfredo Cervellera, che confessa di aver ricevuto “continue telefonate di protesta da parte dei cittadini per le file lunghissime a cui erano sottoposti e soprattutto per i codici relativi alle esenzioni non riconosciuti dal sistema informatico”. Il consigliere, prima di porre un’interrogazione urgente sulla situazione all’assessore regionale alla Salute Elena Gentile con risposta immediata in aula, informa del fatto che sono giunte anche “numerose segnalazioni e proteste al Tribunale dei Diritti del Malato che non è riuscito a conoscere dai responsabili i motivi tecnici dei disservizi prodotti dal nuovo sistema. A questo si aggiunge il fatto che Federfarma Taranto, come comunicato dal suo Presidente provinciale, dott. Brescia, in una apposita Conferenza stampa, aveva segnalato alla Asl che il nuovo programma era lento e farraginoso rispetto a quello vigente e che fosse necessario modificarlo prima di renderlo operativo, nel caso contrario le Farmacie avrebbero sospeso il servizio di prenotazione al CUP. Infine, con la Circolare prot. 56075 del 20.05.14 la Direzione della Asl, nel rispetto della normativa vigente, imponeva, giustamente per motivi di eticità e di trasparenza, a tutti i Dirigenti che esercitano in regime di Attività Libero professionale Intramoenia che “nessuna prestazione può essere effettuata senza la preventiva obbligatoria prenotazione attraverso gli sportelli del CUP…” senza preoccuparsi minimamente di allargare la fascia oraria dei CUP nel pomeriggio quando i medici ospedalieri esercitano, costringendo gli utenti a fare i salti mortali o a ritornare due volte in Ospedale. Sono stato personalmente dal Direttore Generale, dott. Scattaglia, ad anticipargli il tenore della presente interrogazione. Mi ha comunicato che a nome della ASL di Taranto chiederà scusa ai cittadini per i disagi procurati e che farà sapere l’origine di un tal grave disservizio”.
“Ma non credo, pur apprezzando le buone intenzioni dell’Azienda, che ciò – spiega il consigliere Cervellera – possa ritenersi sufficiente, per cui CHIEDO specificatamente all’Assessore Gentile di conoscere:
• Se il nuovo Programma di prenotazione ai CUP prima di diventare operativo sia stato “testato” dalla ASL e chi si è assunto la responsabilità di firmare per la sua funzionalità.
• Perché non sono state tenute nella giusta considerazione le osservazioni di Federfarma Taranto che chiedeva di differire l’avvio del sistema fino al superamento di tutti problemi segnalati.
• Perché come chiedeva il TDM, in considerazione delle difficoltà dell’inserimento dei codici di esenzione, soprattutto per quelli esenti, la ASL non abbia avviato il nuovo programma operativo dal 1 Luglio, data, in cui il reddito per tutti i cittadini sarà immesso direttamente nel sistema dall’Ufficio delle Imposte.
• Se nella semplificazione prevista dal Governo della P.A. la ASL abbia in programma di dotare ogni cittadino, con un suo PIN personale, della possibilità di accesso al sistema per prenotare da casa.
• Perché non si è previsto per la Cassa ALPI (Attività Libero Professionale Intramoenia) che autonomamente dalle prestazioni effettuate coprirebbe i costi dell’aumento di ore, un ampliamento delle aperture pomeridiane per i medici ospedalieri.
Concludo, pur conoscendo l’attenzione dell’Assessore Gentile e dell’intera Giunta Regionale sulla precaria situazione sanitaria a Taranto, richiedendo un maggior impegno per abbattere le lunghissime liste di attesa (poco e nulla si è fatto al riguardo) e per avviare definitivamente il programma di Ambiente e Salute, finanziato dal Consiglio Regionale, e di cui si è perso traccia dietro le lungaggini burocratiche”.