Morte del giovane Marinelli. Lutto cittadino a Grottaglie
Per il sindaco Alabrese adesso “occorre un intervento straordinario che ripensi e riveda il tratto di strada comunale”
Lutto cittadino a Grottaglie dopo la morte del 17enne Alessandro Marinelli. Lo proclama il sindaco Ciro Alabrese in una nota stampa. Ricordiamo che già la sezione cittadina del PD aveva annullato il comizio di ringraziamento alla città previsto per sabato sera in piazza. Di seguito la nota del primo cittadino della città delle ceramiche:
Davanti ad una tragedia come quella che ha visto strappare alla nostra comunità ed alla sua famiglia la vita del giovane Alessandro Marinelli, non ci sono parole, non ci sono gesti, né tantomeno spiegazioni razionali che possano lenire ed attenuare una sofferenza incommensurabile.
Forse solo il silenzio di un dolore atroce può far riflettere su questa ennesima tragedia della strada. Proprio quel silenzio che, invece, troppo frettolosamente non viene rispettato e che troppo frettolosamente porta tanti ad avere la necessità di fagocitare fiumi di inchiostro su carta bianca o su carta digitale.
Come primo cittadino della nostra città, in questo momento, e ripeto in questo momento, oltre ad aver proclamato il lutto cittadino, ho innanzitutto l’obbligo di far stringere la comunità grottagliese intorno alla famiglia ed agli affetti del povero Alessandro, sapendo che arriverà anche il momento in cui dover affrontare gli aspetti ed i risvolti tecnico-legali di questa ennesima assurda vicenda.
Aspetti affidati come in altri casi ai soggetti ed agli enti indicati dalla legge e preposti dalla stessa a garanzia di noi tutti e della verità; enti e soggetti in cui noi riponiamo massima fiducia.
Aspetteremo dunque la chiusura della relazione della Polizia Stradale per conoscere quella verità. Verità che non ci riconsegnerà Alessandro, ma che permetterà, come in qualsiasi paese democratico e di diritto, di individuare eventuali responsabilità di terzi.
Da questa vicenda emerge con nettezza, anche a seguito di altri sinistri mortali accaduti in passato, che occorre un intervento straordinario che ripensi e riveda, in termini di tragitto, di traiettoria, di forma, questo tratto di strada comunale. Stiamo parlando, infatti, di un’importante arteria stradale concepita più di 50 anni fa con caratteristiche oramai superate. L’accentuato raggio di curvatura, la presenza degli alberi a lato della carreggiata, la ristretta e sconnessa sezione stradale dovuta anche alla presenza del sottopasso ferroviario, sono elementi di un progetto di altri tempi, per altri veicoli e per altri flussi di traffico.
D’altronde, purtroppo, non è la prima volta che la nostra città paga in termini di vittime della strada un prezzo altissimo. Altri esempi del passato hanno fatto emergere come progetti di assi viari realizzati inizialmente nella massima sicurezza e funzionalità, si sono poi col tempo rivelati altamente pericolosi. Basti ricordare la via per “Paparazio” attraversata decenni addietro dalla superstrada TA-BR e che sino agli anni 80 ha mietuto vittime prima che si realizzassero gli attuali cavalcavia, o come l’incrocio sulla strada per San Marzano, anch’esso tragicamente noto fino alla realizzazione dell’attuale rotonda.
Questo ci impone sicuramente, per un prossimo futuro, e indipendentemente dalle cause accertate per quest’ ultimo sinistro, di dover ricorrere ai professionisti della viabilità ed ai migliori ingegneri dei trasporti per ridisegnare e riprogettare questo importante ingresso della città, ma ci impone anche di attrezzare con la massima urgenza questo attuale tratto stradale con tutti i dispositivi disponibili atti ad aumentare la sicurezza dello stesso tratto affinché in futuro la nostra città non pianga per tragedie come questa.