Vestas chiude, 120 a casa. Fumata nera dal Ministero
TARANTO- Vestas nacelles a Taranto chiude. Fumata nera al ministero dello Sviluppo economico per la Vestas, la multinazionale danese che aveva annunciato nei giorni scorsi di voler chiudere lo stabilimento di Taranto. Smette la produzione e chiude i battenti quindi Vestas Nacelles, l’azienda che si occupa della costruzione delle turbine eoliche. Il che in termini di posti di lavoro, vuol dire che 120 persone saranno licenziate.
L’incontro al ministero, dopo quello di solo una settimana fa che invece sembrava lasciare qualche speranza, si e’ chiuso col mancato accordo. A fine anno la sede tarantina chiude. Non solo. L ‘azienda dichiara di non assumere impegni circa la ricollocazione del personale e la presentazione di un piano industriale di rilancio cosi’ come chiesto dai sindacati metalmeccanici.
Fim, Fiom e Uilm hanno hanno insistito per il ritiro dei licenziamenti, proponendo una nuovaprocedura di cassa integrazione straordinaria ed il riposizionamento del complesso di Taranto. Ma nulla. La mediazione del ministero non ha consentito alle parti di trovare un accordo.
“Adesso riprende la protesta e la mobilitazione – annuncia Cosimo Panarelli, segretario Fim Cisl Taranto – estenderemo le nostre iniziative anche agli altri siti della Vestas a Taranto”.
Una settimana addietro le parti si erano accordate su una temporanea sospensione della mobilità per dar modo ai dirigenti aziendali di contattare i vertici della multinazionale danese. “La risposta che ci e’ arrivata e’ stata purtroppo negativa” ha rilevato Panarelli. A Taranto cira 700 sono i dipendenti di Vestas tra Vestas Blades che produce le pale eoliche, Vestas Italia che si occupa della commercializzazione e Vestas Nacelles che costruisce le turbine eoliche e per la quale e’ stata confermata la chiusura.
Antonello Corigliano