Martina Franca/ Il sindaco Palazzo non ha più una maggioranza (semmai l’abbia avuta)
Dopo aver scongiurato lo scioglimento del Consiglio comunale grazie ai due Consiglieri dell’UDC, son tornati i problemi quotidiani per il Sindaco. Palazzo non ha la maggioranza Consigliare. E’ questo il primo dato di fatto che può essere mascherato, ma non disconosciuto. Il secondo elemento è che la Giunta comunale è divisa. Il Comune è allo sbando. Le assenze dei dirigenti affossano ulteriormente l’attività amministrativa. Stanno avvenendo fatti inauditi che Vi riferiremo nei prossimi giorni. Quasi sicuramente assisteremo ad un anno di campagna elettorale, ovvero a strumentalizzazioni per sferrare l’attacco all’Amministrazione comunale 2012. Il sindaco Palazzo che spesso abbiamo difeso soprattutto per la sua determinazione ad andare in avanti nonostante tutto, è succube di un sistema oramai paralizzato.Lo spauracchio, paventato da molti come quello di un Commissario prefettizio fino alla scadenza elettorale, sembra essere il male peggiore. L’alternativa del Commissariamento è quella di azzerare la Giunta, nominandone una tecnica con professionisti svincolati dalla politica. Una Giunta che dovrebbe avviare i concorsi per i dirigenti e tentare qualche gara d’appalto, come quella dei rifiuti. Tanto non potrebbe andare peggio di ora, anzi. Vedremmo in quel momento, nel Consiglio comunale, chi avrebbe il coraggio di votare contro i provvedimenti per la città. Sale nella gente il disgusto per la politica e il sistema. Gli uffici comunali sono nel caos per l’agitazione dei dipendenti. Questo stato, unito alla crisi economica in atto, si è tramutato in rabbia esasperata. Bisogna dimostrare il coraggio. Bisogna farlo uscire fuori. Gli stessi protagonisti di questo momento amministrativo, devono convenire, se amano la loro città, che è la soluzione migliore per uscire dallo stallo. Le dimissioni collettive sarebbero un atto di grande responsabilità. Siamo alla vigilia di una stagione, l’estate, nella quale sono rivolte le ultime speranze per molte aziende e conseguentemente per l’indotto, di evitare la capitolazione. A queste sono legate ragioni di sopravvivenza che coinvolgono famiglie, anziani e bambini. Non più tirare a campare per una manciata di mesi. Tutto deve avvenire nel rispetto di tutti. Martina è diventata una giungla, dove tutti sono contro tutti e solo chi si mette accanto ai leoni ne trae un vantaggio per sopravvivere. Ridiamole dignità e rispetto.
Antonio Rubino