Taranto: OPERAZIONE ROSSO FISSO: INDAGATI PER USURA TORNANO IN CARCERE
Come si ricorderà, in un blitz del 15 maggio 2009, il personale della locale Squadra Mobile -diretta dal Dr. Fabio Abis- portò a termine quella che fu definita operazione ROSSO FISSO. A finire in carcere furono 8 persone (più una ai domiciliari) che rispondevano, a diverso titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione. La complessa indagine sviluppata dagli investigatori della Squadra Mobile, tra marzo ed ottobre del 2006, al fine di approfondire spunti investigativi relativi ad episodi di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti che si verificavano presso un locale porticciolo turistico privato, oltre a delineare una cospicua attività di spaccio di droga attuata da alcuni degli indagati, fece registrare significative emergenze in ordine ad attività usurarie perpetrate da altri soggetti, legati ad alcuni dei citati spacciatori. L’approfondimento investigativo anche in detta direzione consentì di acquisire evidenti elementi di responsabilità a carico di individui, taluni con precedenti specifici, dediti alla pratica dell’usura avverso commercianti, imprenditori e professionisti della zona, in gravissime condizioni finanziarie.
In detto contesto, spiccarono -tra le altre- le posizioni di pregiudicati del calibro del sessantenne M.C., del quarantasettenne C.D.S., del cinquantenne V. F., e del trentaquattrenne G. D. C., presenti tra gli arrestati del 15 maggio scorso, in esecuzione della misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari Dr. Martino Rosati, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Maurizio Carbone. Nell’estate del 2009, l’Ufficio del GIP di Taranto, ritenendo attenuate le esigenze cautelari, concesse a C., a S., a F. ed al D. C. il beneficio degli arresti domiciliari. Detta decisione fu impugnata dal Dr. Carbone davanti al Giudice del Riesame, che accolse l’appello del Pubblico Ministero, annullando il provvedimento emesso in favore dei tre indagati. La Suprema Corte di Cassazione, interessata dalle difese, rigettando i ricorsi delle stesse, ha reso esecutiva la decisione del Giudice del Riesame, dando così il via libera alla ricollocazione in carcere dei quattro indagati, per il procedimento in questione: S. è stato prelevato dalla propria abitazione, dagli agenti della Squadra Mobile, nel pomeriggio di ieri 26 aprile, ed associato alla Casa Circondariale di Taranto; in data odierna, si sta provvedendo a far notificare il provvedimento a C., presso il Carcere di San Severo, dove lo stesso è già detenuto per altre ragioni; per finire, si rammenta che F. e D. C. erano già stati tradotti, sempre dalla Squadra Mobile di Taranto, presso la locale Casa Circondariale, rispettivamente il 13 gennaio ed il 26 marzo 2010.