Taranto: Pesca illegale del tonno rosso: prevenzione e repressione
Nell’ambito dell’attività di contrasto alla pesca illegale del tonno tosso, in data 20 aprile 2010, è stata effettuata un’operazione di polizia che ha visto impegnate unità navali dipendenti, le quali hanno proceduto al controllo di un peschereccio, al largo di Campomarino di Maruggio, sul quale sono stati rinvenuti n°31 esemplari di Tonno Rosso e pertanto, il peschereccio è stato scortato fino al Porto di Taranto, dove si è proceduto ad elevare 2 sanzioni amministrative per la violazione delle norme comunitarie in materia di pesca del tonno rosso e di irregolare imbarco di marittimi, per un totale di 4.308,00 Euro, e si è proceduto, inoltre, a sequestrare una rete di circa 9000 mq. da circuizione utilizzata per la pesca illecita e a deferire il comandante dell’unità alla competente Autorità Giudiziaria.
Sempre nell’ambito dell’attività di controllo della Guardia Costiera finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati e illeciti a danno dell’ambiente e del territorio costiero, i Militari della Guardia Costiera di Taranto coordinati dal Comandante della Capitaneria di Porto di Taranto, Capitano di Vascello (CP) Paolo ZUMBO, hanno posto sotto sequestro un cantiere edile, sul pubblico demanio marittimo, all’interno del quale era stato eseguito uno scavo di complessivi 60mq circa. Dagli accertamenti svolti è emerso che i lavori sono stati effettuati in assenza delle prescritte autorizzazioni su area sottoposta a vincolo paesaggistico/ambientale e pertanto il responsabile è stato deferito alla competente autorità giudiziaria. Inoltre i militari dell’Ufficio Locale Marittimo – Guardia Costiera di Maruggio, coadiuvati dal nucleo operativo difesa mare della Guardia Costiera di Taranto, hanno posto sotto sequestro un’immobile di 470mq circa ubicato sul litorale di Manduria(TA). Tale struttura, adibita a ristorante e pizzeria, nel corso dell’ispezione è risultata priva del titolo concessorio necessario per l’occupazione dell’area demaniale marittima. Il titolare è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria.