Taranto – Cartelle IMU 2012 a Pulsano, è caos: “Annus horribilis per la cittadinanza pulsanese”
ACCERTAMENTI I.M.U. ANNO 2012 COMUNE DI PULSANO: UNA STORIA INFINITA
Non era ancora stata archiviata la vicenda degli avvisi di accertamento relativi all’annualità 2011 dell’Imposta Comunale sugli Immobili, notificati dal Comune di Pulsano nei primi giorni del dicembre 2016 e caratterizzati da omissioni e inesattezze, quando la stragrande maggioranza dei cittadini pulsanesi si è vista recapitare, a distanza di poche settimane, una nuova ondata di richieste di pagamento, questa volta relative all’annualità 2012 dell’Imposta Municipale Unica, ma, come le precedenti, tutt’altro che ineccepibili dal punto di vista del merito e del metodo. Il 2016, vero e proprio annus horribilis per la cittadinanza pulsanese sotto il profilo dei rapporti con la finanza municipale, si è dunque concluso in un modo che lascia presagire un fosco futuro. L’unica novità di rilievo ravvisabile in questa nuova messe di atti, frettolosamente notificati negli ultimissimi giorni dell’anno, riguarda la tipologia e la qualità degli errori commessi: essi riguardano infatti la determinazione della base imponibile, la ripartizione dell’ammontare dovuto fra le due rate di pagamento previste dalla normativa, il calcolo delle sanzioni e, infine, l’accertamento delle proprietà. Non sono infatti mancati casi in cui i cittadini si sono visti attribuire la proprietà di beni immobili di cui non disponevano più da oltre un decennio, al momento dell’emissione delle relativi avvisi di pagamento. Dal punto di vista della quantità, il fenomeno appena descritto ha ormai assunto proporzioni inaudite e preoccupanti. È dunque innegabile che, sebbene nel corso degli anni, a partire dal 2012, svariate ditte siano state chiamate a fornire supporto tecnico al servizio di riscossione dei tributi comunali, con notevole dispendio di risorse pubbliche, i disagi per la cittadinanza non sono affatto diminuiti. Ad essi, al contrario, sono venuti sommandosi quelli patiti da una determinata categoria di cittadini, i liberi professionisti, che vedono costantemente poste in discussione la qualità delle proprie prestazioni e la propria reputazione professionale, sulla base di calcoli infondati e di procedure alquanto dubbie. Non ci si può esimere dal rilevare, peraltro, che il numero di accertamenti emessi dal Comune di Pulsano, il modo approssimativo e raffazzonato della loro predisposizione e i ristrettissimi tempi di notifica appaiono quanto meno sospetti e possono essere motivati, anche se non giustificati, soltanto da un impellente esigenza di far quadrare i conti, ossia da difficoltà di bilancio talmente gravi da indurre l’Amministrazione comunale ad avvallare provvedimenti tanto sbrigativi quanto indiscriminati, sebbene il termine di decadenza del diritto di accertamento scadesse soltanto il 31 dicembre 2017. Tuttavia, lo sforzo dell’Amministrazione comunale di migliorare la situazione di bilancio con questo rapido, ma non indolore, prelievo generalizzato, rischia non soltanto di risultare vano, ma anche di comportare per la finanza municipale un onere maggiore dei guadagni, giacché, a fronte delle consistenti spese di notifica, soltanto una porzione relativamente esigua delle somme pretese risulterà effettivamente esigibile. All’attuale disperata condizione del settore tributi del Comune di Pulsano, afflitto da gravissime disfunzioni di carattere politico e tecnico, non ha recato alcun giovamento nemmeno la decisione, assunta dal Dirigente del settore economico-finanziario nell’estate del 2016, di affiancare alla Tributi Service, ditta già impegnata nel supporto tecnico-informatico, un secondo soggetto, la SERPHIN s.r.l., cui sono affidate mansioni del tutto analoghe. Questa decisione conferma quanto i cittadini pulsanesi già sospettavano: che la Tributi Service, ultima di una lunga serie di sigle e acronimi (Gestor, Tributi Italia, Sincon, Cerin) dietro la quale opera da anni il medesimo organico, non supporta affatto il servizio di riscossione, ma si limita a gravarlo di un peso ulteriore: quello di un personale assolutamente privo di requisiti e competenze professionali. Peraltro, la presenza della SERPHIN s.r.l., se può contribuire ad abbreviare i tempi di emissione e notifica degli atti ingiuntivi, al netto di tutti gli errori che sono stati precedentemente evidenziati, non scioglie il nodo relativo alla fase propriamente esecutiva del procedimento, ossia ai soggetti, ai tempi e alle modalità della riscossione coatta effettiva. Questo significa che, decorsi novanta giorni dalla data di notifica ai rispettivi destinatari, in assenza di procedura esecutiva, il Comune di Pulsano potrebbe vedersi obbligato a sostenere nuove spese di notifica, con ulteriori aggravi per la finanza pubblica non giustificati da alcuna prospettiva di beneficio economico. A fronte delle criticità sin qui rilevate, e nella constatata impossibilità di porre ad esse rimedio appellandosi al buon senso e alla ragionevolezza degli Amministratori e del Dirigente del settore economico-finanziario, ci si rivolge alle competenti autorità giudiziarie, tramite il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Taranto, affinché voglia far luce su eventuali irregolarità ed illeciti, ed assumere gli opportuni provvedimenti sanzionatori.
Dott. Cataldo Ettore Guzzone