CONTAGIO CRIMINALE
Un illustre precedente biblico, ci permette di proferire che, di fronte alla vita non si è mai soli : c’è sempre il male.
L’ambizione del peccato sventaglia sul volto degli uomini, come se un oscuro legame, li legasse alla placenta del male.
Il male sta tessendo le tele in pieno periodo emergenziale. C’è la precisa volontà delle mafie di “ Fare Impresa “, infiltrazioni mafiose dentro un sistema economico globale in difficoltà.
Turismo, ristorazione, sanità, rifiuti, trasporti, immobiliare, alta finanza, tutto settori colpiti dal Covid, ma c’è sempre chi vuole approfittarne.
La crisi pandemica e la sua ricaduta economica fanno alzare il livello d’allarme per quel che riguarda il diffondersi di illegalità e rischi legati appunto alle infiltrazioni criminali. Basti pensare alle anomalie nelle forniture sanitarie, legate all’assenza dei requisiti tecnici richiesti dalla normativa, all’ incongruenza tra entità degli acquisti e la reputazione imprenditoriale dei fornitori, rilevanti movimenti economici indotti dalle misure di contenimento e confinamento sociale.
Riciclaggio, autoriciclaggio e forme evidenti di usura. L’unità di informazione finanziaria presso Bankitalia ha lanciato l’allarme, il fenomeno sta aumentando in maniera esponenziale.
Le infiltrazioni della criminalità legale hanno trovato terreno fertile. La pandemia ha offerto alle cosche criminali l’occasione per riciclare i cospicui profitti illeciti di cui dispone, finanziando operatori economici e famiglie in difficoltà, fornendo un “ Welfare alternativo “ esacerbando in tal modo gli animi di coloro che stanno andando incontro alla povertà.
Partite Iva, piccoli imprenditori, operatori dello spettacolo, teatro, cinema, ristorazione che necessitano di liquidità, e che per far fronte alle problematiche esistenti e di non facile soluzione a causa delle lungaggini burocratiche, si rivolgono agli usurai.
L’usura disciplinata dall’art. 644 c.p rappresenta proprio l’aspetto più allarmante, in quanto praticata in maniera indiscriminata dalle organizzazioni mafiose.
I boss diventano i protagonisti indiscussi, spadroneggiano in un mercato assetato di liquidità, concedendo prestiti anomali di denaro o acquisendo quote societarie, speculando sulla disperazione della gente e proponendosi come surrogato dello Stato, costruendo un Welfare criminale fra usura e corruzione.
Proprio l’usura e la corruzione si innestano sulle endemiche fragilità del paese. I consumi privati, asfittici da decenni, sono atterriti da prospettive occupazionali sempre peggiori e dall’ incertezza che domina la vita di tutti
Il sistema sociale italiano, è stato squassato dal gelido vento di morte del Covid – 19, amplificato dall’ incessante comunicazione dei media e social che snocciolano numeri impietosi di contagi e morti sempre in aumento.
Urgono misure per la ripartenza, serve lavorare per coadiuvare le politiche di contrasto da parte della Presidenza di Commissione e del Governo, e la necessità di accelerare le procedure di accesso al credito per cittadini e imprese al fine di dare ossigeno al tessuto produttivo, e l’urgenza di garantire l’ ingente flusso di risorse ricorrendo al Recovery Fund in un contesto di piena legalità.
La nostra Italia deve resistere contro il male per vincere e girare una nuova pagina e risollevare le sorti della nostra Nazione.
Ahimè… nemmeno le monoteistiche religioni sono riuscite a riportare il male sulla via pianeggiante della redenzione.
La folla, come l’uomo, è fatta così : inneggia al bene ma concepisce il male.
Francesca Branà