Una laurea senza età
Nel Salone degli Specchi del Municipio di Taranto, seduta di laurea per l’università della terza età “Curci”
Mercoledì 30 settembre alle ore 17.30, nella splendida cornice del Salone degli Specchi del Palazzo Comunale di Taranto, si è tenuta la cerimonia di discussione delle tesi di laurea dei corsisti dell’anno accademico 2019-2020 della Università della Terza Età “Angelo Vincenzo Curci”.
Componevano le commissioni i docenti del Dipartimento di Beni Culturali e del Dipartimento di Cultura Medica. Per il Dipartimento di Beni Culturali, di cui è presidente l’arch. Augusto Ressa, è stata relatrice l’avv. Angela Mazzia e commissario la prof.ssa Silvia De Vitis; i candidati sono stati Paolina Giove, Francesco Paolo Panarelli, Gaetano Tarantino. Per quanto riguarda il Dipartimento di Cultura Medica, è stato presidente l’arch. Augusto Ressa, relatore il dott. prof. Cosimo Minosa e commissario il dott. Angelo Benefico; unico candidato, Marco Latanza.
La presidente prof.ssa Giusy Piangiolino ha affermato: “Gentili Signore, cortesi Signori, permettetemi prima di tutto di ringraziare l’Amministrazione comunale di Taranto, il sindaco Rinaldo Melucci, la Prima Direzione, il Capo di Gabinetto e tutto lo staff dell’Amministrazione per averci consentito di svolgere la discussione delle tesi e la cerimonia di proclamazione dei nostri laureati in una sede così prestigiosa. Ringrazio anche TeleNorba che ci ha dato fiducia realizzando la diretta di questo pomeriggio. Infine, non ultimi, ringrazio tutti i corsisti, i docenti, i membri del consiglio di amministrazione che hanno reso viva, e vivibile, la nostra associazione, l’Università della Terza Età “Angelo Vincenzo Curci”.
Quando abbiamo iniziato, nel 1987, il concetto di apprendimento permanente, long life learning, era solo un’intuizione di pochi. Adesso è un’esigenza fortemente radicata nella società, e possiamo dire di essere stati dei precursori; infatti tutti noi non smettiamo mai, reciprocamente, di imparare gli uni dagli altri.
Anche se cronologicamente siamo in autunno, il pomeriggio di oggi per noi è una primavera, perché riprendiamo e portiamo a compimento il lavoro iniziato prima della pandemia che ha stravolto la nostra vita quotidiana. È un momento di rinascita e di rigenerazione.
L’Università quest’anno ha deciso di non riprendere i corsi in presenza, pur avendo già individuato una nuova e bella sede, per senso di responsabilità verso i corsisti e i docenti.
Raccogliamo la sfida che i tempi ci porgono, progettando nuove forme di aggregazione e di formazione seminariale e laboratoriale da poter svolgere in tutta sicurezza, che stiamo approntando e che vi presenteremo a breve.
Concludo ringraziando ancora tutti i convenuti, le autorità e quanti si sono resi attenti e disponibili nei nostri confronti e vi invito a seguire le notizie che pubblicheremo nella nostra pagina Facebook, con la certezza di ritrovarci presto felicemente insieme.
I nostri corsisti hanno discusso le loro tesi nella bella cornice del Salone degli Specchi del Palazzo Comunale di Taranto ed hanno conseguito tutti il massimo dei voti avendo presentato tesi originali e di alto profilo culturale e storico. Un grande “bravo!” a tutti i 4 laureati di cui riportiamo i riferimenti delle tesi e dei relatori. Si ringrazia l’Assessore Marti per aver preso parte alla nostra cerimonia”.
Di seguito, i laureati con le rispettive tesi: Gaetano Tarantino, “Il Novecento e le donne” – relatore: Prof.ssa Angela Mazzia. Francesco Paolo Panarelli, “Donna, avvocato, Ebrea – Amalia Fleischer” – relatore: Prof.ssa Angela Mazzia. Paolina Giove, “Come una testimonianza diventa arte e cultura” – relatore: Prof.ssa Angela Mazzia. Marca Latanza, “Il ruolo della dopamina nell’ambito del sistema nervoso” – relatore: Prof. Cosimo Minosa.
A proposito delle iniziative dell’Università della Terza Età “Angelo Vincenzo Curci”, segnaliamo l’iniziativa del Comune di Taranto “Meravigliosa Taranto” a cura di Augusto Ressa. Il Palazzo D’Aquino di Taranto è uno dei palazzi del Borgo Antico della città. Fu costruito sul finire del Cinquecento e diventò di proprietà della nobile famiglia dei d’Aquino nel Seicento. L’ingresso del palazzo si trova a pendio La Riccia. Ospita, in questo periodo, il Rettorato dell’Università di Taranto ed il Centro Studi Magna Grecia.
Tra le relazioni realizzate su Taranto, una riguarda Villa Peripato , parco di Taranto. Occupa un’area di quasi cinque ettari sita nel Borgo Umbertino, a ridosso del mar Piccolo. Il nome fa riferimento alla scuola di Aristotele (dal greco perìpatos) di cui lo scienziato e politico tarantino Archita fu un importante esponente. Presente almeno dalla fine XVII secolo col nome di giardino di Sant’Antonio, di proprietà della famiglia de Beaumont, era costituito principalmente da agrumeti ed altri alberi da frutto, a ridosso del mar Piccolo dove la famiglia possedeva allevamenti di cozze ed ostriche. Nei primi decenni del Novecento, il sito passò al Comune di Taranto che volle realizzare una villa comunale. Vennero collocati sedili, ulteriori colonnine ed un busto di Leonardo da Vinci proveniente dalla omonima nave affondata nel Mar Piccolo nel corso della prima guerra mondiale. In questi giorni di chiusura in casa è forse la migliore occasione per dare uno sguardo alle bellezze della nostra città, spesso poco conosciute.
Spazio anche per Palazzo Pantaleo, che si trova nei pressi della Chiesa di San Domenico ed è aperto al pubblico. Risalente al XVIII secolo, fu costruito nel 1770 dal barone Francesco Maria Pantaleo, che realizzò un’ampia e fastosa residenza nobiliare dopo aver demolito alcune strutture preesistenti acquistate dal Capitolo e clero di Taranto. Il palazzo si affaccia sul Mar Grande, con l’ingresso principale sulla rampa Pantaleo a cui dà il nome. Oggi è di proprietà del Comune. Dal 2000 al 2007 ha ospitato alcune collezioni del Museo archeologico nazionale di Taranto nella Città Vecchia. Attualmente è sede del museo etnografico Alfredo Majorano.
Una Taranto tutta da riscoprire, da vivere in tutte le sue sfaccettature. In sintesi, questo il messaggio del Comune di Taranto e dell’Università della Terza Età “Angelo Vincenzo Curci” ai tarantini desiderosi di sapere, a qualunque età.
Francesco Leggieri