EMERGENZA SANGUE
L’emergenza sangue già solitamente allarmante ogni estate, quest’anno risulta aggravata per la diffusione del COVID-19. Donare il sangue è quindi non solo importante ma necessario.
Anche quest’anno, già degno dell’aggettivo horribilis nella sua prima metà per via della diffusione pandemica del COVID-19, torna a presentarsi in estate l’emergenza sangue, dovuta alla consueta pericolosa coincidenza fra il calo di scorte ematiche e la relativa maggiore necessità durante la stagione estiva. Una coincidenza che in questo 2020 assume proporzioni di gran lunga maggiori proprio a causa della citata situazione venutasi a creare con la diffusione del COVID-19.
La carenza delle scorte di sangue negli ospedali di Puglia, al pari di quanto avviene purtroppo anche nel resto d’Italia, mette a rischio la tenuta delle garanzie dei diritti alla salute, pregiudicando il regolare svolgimento delle quotidiane attività nelle strutture sanitarie sia pubbliche che private.
In prima linea a “combattere” questa atavica carenza c’è da sempre AVIS, realtà che in Puglia può contare su circa 60mila soci donatori e su un apparato di sezioni comunali capillarmente diffuso, operanti a stretto contatto, sette giorni su sette per dodici mesi all’anno, con le ASL e con i Servizi Trasfusionali dislocati sul territorio.
A parlarci dell’emergenza sangue è Cosimo Luigi Bruno, presidente regionale di AVIS Puglia. Bruno, avvocato, in AVIS ha fatto la “trafila”: volontario e donatore, è stato presidente dell’AVIS comunale di Carmiano e dell’AVIS provinciale di Lecce, rivestendo successivamente l’incarico di membro del Collegio dei Probiviri in AVIS nazionale.
Il presidente Bruno conosce bene quanto sia dura ogni anno fare i conti con la carenza della disponibilità di sangue ma conosce anche bene la generosità degli avisini presenti in tutta la Puglia e quanto ci si dia da fare, gratuitamente e anonimamente, per chi possa averne bisogno.
Ogni anno, in estate, si parla di “emergenza sangue”. Specifichiamo: di che cosa si tratta esattamente?
L’emergenza sangue estiva è purtroppo un problema che ogni anno, nonostante la programmazione specifica per i mesi estivi, si ripresenta. Il problema è dovuto al fatto che nel periodo estivo, nella nostra regione Puglia, anche grazie al notevole incremento di presenze, aumenta anche il consumo di sangue da parte degli ospedali, con conseguente riduzione della disponibilità di sacche.
L’emergenza sanitaria causata dal COVID-19, vissuta nei recenti mesi e per molti aspetti ancora in corso, ha influito sull’emergenza sangue di quest’anno?
Sicuramente sì. Durante gli altri anni la sanità regionale della Puglia si è organizzata sospendendo gli interventi non urgenti o di routine per ridurre il consumo di sacche. Quest’anno invece, avendo dovuto già sospendere gli interventi durante il periodo della chiusura totale, questi mesi estivi serviranno per recuperare tutto l’arretrato sino a questo momento prodotto in modo da poter poi affrontare l’autunno e soprattutto l’inverno con maggiore tranquillità.
Quali risposte sta dando AVIS in questo periodo a tale problematica?
In questo periodo AVIS sta incrementando le chiamate e quindi le prenotazioni dei donatori e soprattutto sta organizzando diverse giornate straordinarie di raccolta infrasettimanali per cercare di tenere le scorte di sangue sempre ad un livello di sicurezza che possa garantire la necessaria attività sanitaria sul territorio.
Presentandosi anno dopo anno, si potrebbe in qualche modo prevenire questa emergenza sangue? Se possibile, in che modo?
Sicuramente l’emergenza sangue potrebbe essere prevenuta se ogni cittadino che si trova nella fascia di età tra i 18 e i 65 anni, che gode di buona salute, si sentisse in dovere di dare la propria disponibilità alla donazione. In questo modo AVIS, come tutte le altre associazioni di donatori di sangue, avrebbero la possibilità di chiamare i donatori in base alla richiesta dei Servizi Trasfusionali senza vivere l’estate con la preoccupazione di non riuscire a garantire a tutti coloro che ne hanno necessità la possibilità di trasfondere ogni qualvolta ve ne sia occorrenza. Ricordo a me stesso che la malattia, così come qualsiasi altra urgenza sanitaria, non va in vacanza e che ciascuno di noi non deve dimenticare il dovere civico oltre che morale di aiutare chi è nel bisogno.
Dal Gargano al Salento, passando per la terra di Bari, la situazione differisce nei vari territori di Puglia?
Dal Gargano al Salento la situazione purtroppo è identica. Tutti i Servizi Trasfusionali registrano una grave e diffusa carenza che al 20 luglio 2020 è attestata a meno 451 sacche con un incremento costante del segno negativo. Tutti gli ospedali stanno soffrendo questa carenza, soprattutto quelli più grandi.
Come si può concretamente essere d’aiuto?
L’unico modo per superare questa carenza è andare a donare. Da qui l’invito a tutti i Pugliesi, che sono nelle condizioni di poterlo fare, di andare a donare. A chi resta nel proprio paese e a chi va in vacanza diciamo di andare a donare. I nostri pochi minuti di impegno si traducono nel dono della vita per chi purtroppo, e non per sua colpa, necessita di continue trasfusioni. Penso soprattutto ai tanti talassemici della nostra regione, la cui sopravvivenza è strettamente collegata alla trasfusione.
AVIS è una realtà di solidarietà e supporto sanitario fra le più longeve e importanti in Italia. Quali sono i numeri di AVIS in Puglia?
AVIS Puglia nel 2019, grazie ai suoi 58.650 soci, ha supportato il Servizio Trasfusionale regionale con 78.917 sacche, soddisfacendo circa la metà del fabbisogno regionale di sangue. Nonostante questi dati, che per fortuna sono ogni anno in crescita, per poter garantire l’autosufficienza sangue in ogni periodo dell’anno, le AVIS di Puglia dovrebbero incrementare le proprie donazioni, sino a raggiungere almeno quota 100.000. Tutto ciò è anche semplice da realizzare: basterebbe che ogni nostro donatore donasse almeno due volte l’anno portando l’attuale media di donazione pro-capite, dall’1.35 al 2%.
Lanciamo un appello a chi leggerà queste pagine.
Voglio concludere l’invito a tutti di andare a donare e agli avisini di Puglia di donare almeno due volte l’anno. Buona estate e buona vita a tutti.
Pierdamiano Mazza