Taranto – ArcelorMittal, comportamento antisindacale: il giudice del lavoro accoglie ricorso USB
TARANTO – Il giudice del Lavoro, Lorenzo De Napoli, accogliendo il ricorso ex art. 28 presentato dall’Usb, tramite l’avv. Mario Soggia, ha condannato per comportamento antisindacale ArcelorMittal, ritenuta responsabile di aver proceduto alle assunzioni (10.700, di cui 8200 a Taranto) e alle dichiarazioni di esubero (2586) dei lavoratori dello stabilimento siderurgico ex Ilva in maniera non chiara e trasparente. Il giudice fa obbligo all’azienda di comunicare le concrete modalità applicative del criterio delle competenze professionali e, a parità di queste, dei punteggi e delle graduatorie relativi all’attuazione dei criteri sussidiari dell’anzianità di servizio e dei carichi di famiglia. La sentenza ordina la cessazione della condotta sindacale e la rimozione dei suoi effetti mediante le comunicazioni richieste che ArcelorMittal Italia dovrà fornire entro il termine di 60 giorni alle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo del 6 settembre 2018. (Fonte Ansa)
La condotta antisindacale è stata ravvisata – secondo sentenza – “nell’obbligo di comunicare alle organizzazioni sindacali, limitatamente ai casi di eccedenza di personale fungibile rispetto a specifiche funzioni aziendali, il risultato dell’applicazione dei criteri convenuti nell’accordo sindacale del 6 settembre 2018, e ha pertanto ordinato alla società di effettuare tale comunicazione nel termine di sessanta giorni.”
USB: “Accogliamo con piena soddisfazione la sentenza del Giudice De Napoli che condanna ArcelorMittal” – spiega Francesco Rizzo, di USB – “Questo risultato lo abbiamo ottenuto grazie al nostro avvocato Mario Soggia che ha esposto in maniera impeccabile ed esemplare i motivi che hanno portato il giudice a condannare l’azienda. “
ArcelorMittal: “ArcelorMittal Italia, prende atto del provvedimento del Tribunale, pur riservandosi ogni azione, e ribadisce di aver sempre agito con la massima collaborazione nei confronti di tutte le organizzazioni sindacali e di voler continuare a dialogare con assoluta trasparenza con tutti i soggetti coinvolti.”