Mostra fotografica “Guerre e pace” inaugura il 51° Festival della Valle d’Itria

Si apre ufficialmente il 51° Festival della Valle d’Itria con la mostra fotografica guerre e pace del fotogiornalista Manoocher Deghati, allestita nel centro storico di Martina Franca. L’inaugurazione è prevista per venerdì 27 giugno alle ore 19.

Mostra fotografica “Guerre e pace” nel centro storico
Intitolata Eyewitness: guerre e pace, la mostra fotografica è il risultato della collaborazione tra Fondazione Paolo Grassi, i commercianti locali e l’amministrazione comunale. Le immagini saranno esposte lungo le vie della città, in un itinerario visivo che documenta 45 anni di storia contemporanea attraverso 40 scatti selezionati.
Le opere di Deghati coprono eventi internazionali in Iran, Afghanistan, Israele, Palestina, Francia e molti altri Paesi. Tra queste, anche un’immagine scattata in Puglia durante la processione della Desolata a Canosa di Puglia.
Un viaggio tra conflitti e speranza
La mostra fotografica guerre e pace offre uno sguardo profondo sulle crisi umanitarie e i processi di pace documentati da Deghati dal 1978 a oggi. Il titolo, condiviso con il tema centrale del Festival, richiama l’urgenza di riflettere sull’attualità attraverso l’arte visiva.
“Le immagini parlano da sole: sono documenti vivi del nostro tempo”, ha dichiarato Silvia Colasanti, direttrice artistica del Festival. Scopri di più sul programma del Festival.
Concerto inaugurale e programma musicale
Alle 20.30, il Chiostro di San Domenico ospiterà un concerto gratuito dell’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Piero Romano, con il pianista Francesco Nicolosi. In programma musiche di Giovanni Paisiello e una suite di Nicola Locritani.
La mostra sarà visitabile fino al 31 agosto 2025, accompagnando la stagione estiva del Festival con un messaggio forte e visivamente coinvolgente.

Un evento culturale tra memoria e impegno civile
Con Eyewitness: guerre e pace, il Festival della Valle d’Itria arricchisce la propria proposta culturale promuovendo la mostra fotografica guerre e pace come strumento di consapevolezza. L’arte visiva diventa così veicolo di memoria, dialogo e speranza.