CronacaLecce e provinciaPrima pagina

I retroscena sul matricidio di Racale: “altre volte ci avevo pensato, questa volta l’ho fatto”.

Racale è una comunità svegliatasi quest’oggi completamente frastornata a seguito del terribile fatto di cronaca avvenuto ieri nel primo pomeriggio in un’abitazione del centro cittadino dove il 21enne Filippo Manni ha ucciso con i colpi di una piccola accetta da scout la madre Teresa Sommario di 53.

A sconvolgere, oltre alla brutalità in sé di un matricidio, è quello che in criminologia è definito movente, così risibile da risultare inconcepibile. Filippo era appena rientrato in casa, accompagnato dal padre, l’assessore comunale ai Lavori pubblici Daniele Manni, che dalla moglie Teresa era separato.

Il padre era andato a prenderlo dalla vicina marina di Torre Suda dove Filippo, studente universitario in Economia a Roma, aveva iniziato a svolgere il lavoro di bagnino. Dal racconto fatto dal giovane nella caserma dei carabinieri di Racale, dove è stato interrogato prima di essere accompagnato nel carcere di Lecce, pare che sua madre gli abbia semplicemente chiesto “Filippo, non si saluta quando si rientra”?

Questa domanda, questo mezzo rimprovero da parte della madre, ha fatto scattare nella mente di Filippo il raptus omicidario: è salito al piano superiore e ha impugnato questa piccola accetta, che uno dei suoi fratelli gemelli aveva utilizzato nell’attività di scout, è ridisceso e si è avventato furiosamente sul collo e sul busto della madre.

In casa c’era in quei momenti uno dei gemelli, in procinto di farsi una doccia. Egli è stato attirato dalle terribili urla provenienti dal piano inferiore, è andato in soccorso della madre straziata da quei colpi, riversa in un lago di sangue su una poltrona, trovando comunque la forza di chiamare il 118.

Filippo intanto era uscito di casa, e in stato di totale obnubilamento aveva preso la strada che conduceva verso il mare, a piedi, dove poi è stato raggiunto da una pattuglia dei carabinieri a seguito di un avvistamento: la maglia intrisa di sangue, senza opporre resistenza è stato condotto in caserma, dove il Pubbico Ministero Simona Izzo lo ha interrogato.

La confessione che ha reso al pm è parsa priva di qualsiasi partecipazione emotiva, come se il matricida non avesse minimamente realizzato ancora l’enormità dell’accaduto: ha affermato che dopo aver ascoltato quella contestazione da parte della madre sul fatto di non averle porto un saluto, ha fatto semplicemente quello che in altre occasioni precedenti gli era passato per la mente di fare: scaricare il risentimento che covava nel suo intimo a colpi di accetta su di lui.

I rapporti fra i due erano deteriorati a seguito sostanzialmente della scelta da parte di Filippo di non proseguire i studi in Economia, di tornare a Lecce e di iscriversi al Conservatorio, per studiare chitarra. La musica era del resto la sua grande passione e verosimilmente, davanti alle difficoltà incontrate a Roma in una facoltà che si è accorto non facesse per lui, egli aveva maturato la volontà di cambiare percorso di vita. D’altronde uno studente che abbia voglia o forza di proseguire gli studi non salta la tradizionale sessione estiva di esami, come invece aveva fatto lui per tornare giù.

Questa era stata una ragione di contrasto fra i due, assieme ad un piccolo incidente automobilistico che Filippo aveva avuto con l’auto della madre, e che infatti aveva costretto il padre a doverlo andare a prendere dal mare. Ma queste ragioni di contrasto, che sono dopotutto non certo rarissime a livello statistico nelle famiglie, non possono minimamente spiegare quanto è accaduto ieri, la leggerezza, la disinvoltura si direbbe, con la quale un figlio si scagli sulla madre, come in trance, attivato semplicemente da un richiamo che voleva essere, nelle intenzioni di Teresa Sommario, anche un modo per tenere viva la comunicazione con un figlio irrequieto come si può essere tranquillamente a 21 anni, senza che tale malessere conosca una simile, tanto tremenda, valvola di sfogo.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio