Emendamenti energia rinnovabile: la proposta di CIA Puglia per tutelare il suolo agricolo

Durante l’incontro “Il consumo del suolo tra consapevolezza e responsabilità”, CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha presentato tre emendamenti energia rinnovabile al Disegno di legge regionale sulle aree idonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili (FER). L’obiettivo: conciliare lo sviluppo delle rinnovabili con la salvaguardia del suolo agricolo, risorsa essenziale e non rinnovabile.
Emendamenti energia rinnovabile per il suolo agricolo
Il primo emendamento, elaborato da Massimo Fragassi, Responsabile dell’Ufficio Legislativo CIA Puglia, chiede il riconoscimento del suolo agricolo come bene comune, limitato e destinato all’alimentazione. La proposta prevede una tutela giuridica esplicita, affinché la realizzazione di impianti FER non comprometta la continuità produttiva e la qualità della vita nelle aree rurali.
Il secondo punto stabilisce il principio generale di installazione degli impianti rinnovabili solo in aree industriali, artigianali, dismesse o in terreni agricoli incolti da almeno cinque annate agrarie. Solo in via eccezionale e ben motivata, si potrà ricorrere a suoli agricoli attivi.
Partecipazione locale e aree di pregio da proteggere
Il terzo emendamento energia rinnovabile proposto coinvolge direttamente Province e Comuni nell’individuazione delle cosiddette “aree agricole di pregio”, che includono paesaggi rurali identitari e attività consolidate. In tali zone, eventuali installazioni dovranno prevedere soluzioni che garantiscano la tutela di valori ambientali, paesaggistici ed economici.
Nel corso dell’incontro, è stato evidenziato il ruolo strategico degli agricoltori nella transizione ecologica. Come ricordato da CIA Puglia, la sostenibilità delle politiche ambientali passa anche dalla valorizzazione del territorio e dal rispetto dei suoi ecosistemi.
Prospettive normative per le energie rinnovabili
La CIA Puglia auspica l’accoglimento degli emendamenti nel testo finale della legge, in vista dell’approvazione prevista entro il mese di luglio. Il dialogo tra enti pubblici, agricoltori e istituzioni resta aperto per definire un modello energetico equilibrato e condiviso.
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