Addio a Gianfranco Butinar, immenso imitatore delle voci dello sport (e non solo)

Il più classico fulmine a ciel sereno, a rovinare la giornata che segna di fatto, con la chiusura dell’anno scolastico, l’ufficiale inizio della stagione estiva e con essa, si direbbe, della spensieratezza.
Gianfranco Butinar di spensieratezza, con le sue meravigliose imitazioni, ne ha dispensata a tonnellate, nel corso di una carriera troncata sul più bello, a 51 anni, con ancora chissà quanti altri momenti di bravura e di intelligente divertimento da offrire al pubblico italiano.
Un infarto mortale lo ha colto ieri sera, mentre si trovava sul divano assieme alla moglie Muriel, dalla quale aveva avuto tre figli. Nato a Roma nel 1973, Gianfranco Butinar aveva un dono, un talento naturale, quello per il quale si è ricordati spiccatamente fin da piccoli da parte degli amici, quello di far ridere gli altri per mezzo di una capacità innata, la capacità di mimesi, di imitare le voci altrui.
Si comincia con i compagni di classe, meglio ancora con gli insegnanti, e poi si passa ai personaggi famosi. Ci si prende gusto e si capisce che quel divertimento può diventare addirittura un lavoro. Butinar si era costruito una solida reputazione fin da giovane nel vastissimo circuito radiofonico e televisivo della Capitale, per poi iniziare a farsi conoscere anche fuori da essa, collaborando ad esempio con la Gialappa’s band nelle dirette delle partite di Mondiali ed Europei.
Chiunque non lo avesse finora mai sentito nominare, specialmente se appassionato di sport, cerchi il suo nome su youtube o su facebook, dove i video delle sue imitazioni sono tantissimi, e avrà conferma delle sue eccellenti qualità di imitatore e intrattenitore.
Le voci che hanno accompagnato e acceso le passioni sportive di milioni di italiani erano il suo cavallo di battaglia: da Bruno Pizzul, col quale aveva girato addirittura dei simpaticissimi video nei quali le loro voci si sovrapponevano perfettamente e al quale aveva dedicato uno spettacolo andato in scena per la primo volta pochissimo tempo fa, ad Adriano De Zan, delle cui telecronache ciclistiche si divertiva a improvvisare un’imitazione anche solo percorrendo la via Ostiense, con i cicloturisti che incrociava in auto, da Rino Tommasi a Giampiero Galeazzi, passando per le celebri voci di Tutto il Calcio minuto per minuto e per quelle di tanti allenatori, da Claudio Ranieri e Gigi Del Neri, da Fabio Capello a Sven Goran Eriksson.
Tutte voci entrate nell’immaginario collettivo, tutte riprodotte con altissima fedeltà.
Ma neanche i personaggi dello spettacolo e della musica erano sfuggiti alle sue portentose doti camaleontiche: Maurizio Costanzo, imitato perfettamente anche nella mimica, Vasco Rossi e, più di tutti, l’artista al quale era verosimilmente più legato, Franco Califano.
Proprio la famiglia del cantautore, ha voluto ricordare Butinar con un post carico di gratitudine: “Ci è arrivata notizia della prematura e improvvisa scomparsa di Gianfranco Butinar. Gianfranco è stato, crediamo, l’ultimo “figlioccio” del Maestro. Ha portato nelle piazze, nei teatri, in radio, in televisione, le opere di Franco Califano con massimo rispetto e professionalità. Ciao Gianfranco, avrai già riabbracciato il Maestro…”